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Nazionale Under 19, Tarantino a C5Live: "In Italia ci sono prospetti interessanti"

 25/01/2019 Letto 1192 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Pietro Santercole
Società:    ITALIA





Ricostruzione fa rima con consacrazione. Se il 2019 della Nazionale maggiore nasce sotto il segno del dovere - rialzarsi e quanto meno camminare, nel più breve tempo possibile - il nuovo anno dell'Italfutsal Under 19 potrebbe regalare il piacere di una grande conferma, con annesso quel senso di rivalsa non verso qualcuno ma verso qualcosa che poteva essere (la qualificazione alle Olimpiadi di Buenos Aires 2018 ottenuta sul campo), e non è stato.
 
APPUNTAMENTO CON LA STORIA - Carmine Tarantino è il commissario tecnico di un'Italfutsal U19 dal trend positivo (almeno lui) di risultati, perché quelli contano (4 successi fra Bosnia e Slovacchia, in mezzo pari e sconfitta con la competitiva Ucraina): ha in mano un materiale umano da prendere in considerazione e da forgiare in ottica Nazionale maggiore, a marzo si giocherà il pass per il primo Europeo di categoria, in programma dall’8 al 14 settembre in Lettonia. Il Main Round è ormai alle porte, Azzurrini in Croazia dal 26 al 31 marzo, a battagliare insieme ai padroni di casa, Slovacchia e Inghilterra. Il cittì si prepara così per l'appuntamento con la storia. "Il mondo giovanile sta nascendo ora, è un movimento molto più complesso delle nazionali maggiori dove incidono tanti fattori, come la fisicità. Esprime valori differenti. Spagna, Portogallo e Russia in questo momento sono più avanti di tutte - continua - poi c'è una seconda fascia, con Croazia, Ungheria e Serbia, ma anche noi. Attenzione all'Inghilterra, una nazionale emergente. Main Round? Girone complicato e difficile, ne passa una sola e non siamo favoriti, ma tutto ciò non mi mette pressione. Bisogna fare le cose con intelligenza, sicuri che daremo il massimo, come abbiamo sempre fatto, per conquistare la qualificazione". Prima di volare in Croazia, gli ultimi test match con la Serbia. "Certamente amichevoli importanti per le convocazioni - rimarca Tarantino - abbiamo assemblato un gruppo, idee e basi ci sono, ma stiamo valutando delle alternative, per questo terremo aperta ogni possibilità fino all'ultimo".
 
OCCHI PUNTATI SU... - Il doppio test match con la Bosnia ha portato in auge uno dei "figliocci" di Tarantino, quel Lo Cicero uscito dal settore giovanile del Meta, scovato ai Futsal Camp e ora in A con il Latina dove Paniccia gli dando un alto minutaggio, decisivo ad Arzignano insieme a un suo compagno di squadra del Lynx, Federico Palmegiani, prodotto del vivaio dell'Accademia Sport di Latina ed ex Virtus Aniene 3Z, passato anche lui per i Futsal Camp di Tarantino. Il cittì Azzurro sa bene che abbiamo bisogno di sapere che ci sono talentini su cui lavorare nel Belpaese, "personaggi" che fungano da stimolo ed esempio per tutti, ma non si sbilancia, preferendo tracciare un identikit del dinamico duo del Latina. "Lo Cicero e Palmegiani sono due prospetti impegnati nella classica fase di assestamento del ruolo. Pivot o laterale? Terminali e riferimenti offensivi. Lo Cicero ha un minutaggio più alto di Palmegiani con il Latina, entrambi si stanno scoprendo nel loro apprendistato: certamente giocare nel mondo dei grandi porta migliorie, come un'intensità più elevata. Credo che nel giro di un anno e mezzo possano definire la loro formazione". Non solo Lo Cicero e Palmegiani, è importante sapere che abbiamo dei talentini su cui puntare. Un argomento di discussione fra Tarantino e Musti. "E' venuto a vedere l'amichevole con la Bosnia, abbiamo fatto due chiacchiere ad Arzignano - rivela - in Italia ci sono dei giocatori prospettici, interessanti, che potrebbero rappresentare in futuro un ricambio anche per la Nazionale maggiore. Certo, poi incidono tanti fattori sulla maturazione di un prospetto, cosa farà nelle società di appartenenza, le categorie in cui giocherà".
 
UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE - Il social contest, con tanto di hashtag #TenYearChallenge, che impazza coinvolgendo milioni di persone su facebook, twitter e soprattutto instagram, è uno spunto di riflessione anche per il futsal. Dieci anni fa (e un mese per l'esattezza) una delle Nazionali più belle di sempre: gli indimenticabili vice campioni d'Europa di San Pietroburgo, un punto di partenza per Sergio Romano e Gabriel Lima, Giasson e De Luca, tutti campioni d'Europa ad Anversa 2014. Ma perché ora si fatica a trovare l'Ercolessi di turno - recordman di presenze e possibile nuovo capitano dell'Italfutsal - in grado di compiere tutta la trafila nelle Nazionali minori, per poi stabilizzarsi in quella maggiore? "Di esempi ne abbiamo - puntualizza Tarantino - pensando ad Azzoni, Baron, Fortini, Pietrangelo e Pulvirenti, tutti ex Azzurrini Under 21. La scelta dell'Uefa di abbassare l'età influisce su questo fatto, ora non è detto che un ragazzo di 18-19 anni sia completo e pronto per la Nazionale maggiore. Per questo c'è la Nazionale Giovani Emergenti, un passaggio necessario per l'apprendistato, una sorta di Nazionale cuscinetto". Aspettando a braccia aperto i nuovi Ercolessi.
 
Pietro Santercole 


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