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Genzano, Cinelli: "Un portiere deve essere forte mentalmente"

 01/02/2019 Letto 668 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Redazione
Società:    GENZANO





Il ruolo del portiere è da sempre considerato cruciale poiché ha il compito di comandare la difesa trasmettendo certezze ai propri compagni. Il portiere deve essere dotato di riflessi e forte psicologicamente, perché i suoi errori sono più vistosi. È quindi un ruolo delicato. Un buon portiere deve possedere doti mentali e caratteriali non indifferenti, oltre ad una personalità autorevole, che gli permetta di non farsi intimidire dagli avversari, ma soprattutto la capacità di mantenere i nervi saldi nei momenti più difficili per non trasmettere insicurezza alla squadra. Al Genzano, Fabio Cinelli si occupa in tutte le categorie, dai più piccoli fino alla prima squadra, proprio di preparare e rendere più forti i portieri.

CINELLI – “Faccio il preparatore dei portieri da sempre - esordisce Cinelli -. Ormai prendo spunto e cerco di informarmi su internet riguardo a quali siano i migliori esercizi da svolgere”. I suoi allenamenti sono diversificati per ogni categoria: “Lavoro principalmente basandomi sulle esigenze e sulle caratteristiche di ogni singolo portiere, ma ai piccoli cerco di insegnare le impostazioni base che i numero uno devono avere”. Per i bambini alla loro prima esperienza in porta, Cinelli è consapevole che ci vuole più pazienza: “Con loro bisogna avere molto più tatto, perché sono agli esordi in questo ruolo, ma io, oltre che istruirli il più possibile, cerco di farli divertire, facendogli capire che subire un gol non è la fine del mondo”. Per Cinelli l’aspetto fondamentale di un portiere è la preparazione mentale: “Va sempre allenata, perché, per ricoprire questo ruolo, bisogna essere forti caratterialmente, altrimenti trasmetti insicurezza a tutta la squadra”. Da questa settimana Cinelli ha preso anche la guida tecnica del Genzano femminile: “Sono felice, è una buona occasione per fare esperienza come allenatore. Ai primi allenamenti ho potuto constatare che c’è grande potenzialità e che le ragazze ascoltano molto per imparare e migliorare”.


Federico Pucci



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