E' stato uno dei volti nuovi dell'era post disastro in Slovenia. Col debutto in Serie A con l'Arzignano e grazie al suo talento, è entrato in pianta stabile nel giro dell'Italfutsal maggiore. Non ditelo, però, a Carletto Hoeunou. Lui è tanto giovane quanto pragmatico. E risponde così: "Per me è un onore vestire la maglia Azzurra, ma nessuno qui ha il posto assicurato, di stabile devono esserci soltato le prestazioni positive, io lotterò per questa maglia con le unghie e coi denti".

 

QUALCOSA DI NUOVO - Vuoi per l'ultimo quadriennio nefasto, vuoi per cercare nuove soluzioni al problema, nell'ultimo periodo si è scelto di puntare sul prodotto nostrano. Il Principe Azzurro vive la sua favola ad occhi aperti. "La Nazionale è qualcosa di unico. Ogni volta che sono stato convocato, che ho partecipato a un raduno, sono sempre tornato a casa imparando qualcosa di nuovo. Essere italiano rappresenta un vantaggio? Io sono una persona che non si accontenta mai, voglio di più, darò il sempre massimo". Prime sedute a Novarello con Alessio Musti. "Bravissimo allenatore - dice - pretende tanto, vuole riportare in alto la Nazionale, proprio come me. Questo nuovo ciclo dà ancora più stimoli, c'è una concetrazione più alta e si lavora tnato: bisogna avvicinarsi al Main Round per i Mondiali nel migliore dei modi". Prima uscita con Musti cittì in Romania. "Avversaria da non sottovalutare - rimarca - ha battuto Spagna pochi mesi fa. Noi, però, dobbiamo andare lì per vincere". Già, anche il Ranking lo impone.

 

Pietro Santercole