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Marteddu, nostalgia canaglia. "Quante gioie dal calcio. Ma posso tornare al futsal"

 28/03/2019 Letto 1082 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





Quattro chiacchere, con Cristiano Marteddu, il vulcanico dirigente lepino, che quest’anno ha voluto prendersi una pausa, dedicandosi al calcio a 11.
 
Cristiano, ti manca il Futsal?
"Certo che mi manca il futsal. Dopo 4 anni intensi e densi di soddisfazione, non è stato semplice abbandonare. Purtroppo ho dovuto fare una scelta importante, dettata a dei problemi familiari, che non mi avrebbero permesso di onorare al meglio la destinazione che avessi preso. Ho ripiegato con piacere nel calcio a 11, con la Vis Sezze, squadra partecipante alla promozione laziale. Sono stato coinvolto da un carissimo amico e rimanendo nel paese in cui vivo, ho potuto non trascurare gli aspetti prioritari, legati ai miei affetti. Ma non entro troppo nei dettagli, parlerò co,e sempre a fine stagione.
 
Da come parli, al di là della pausa, non hai smesso di seguire il calcio a 5?
"Mai. Anzi, forse questo anno, senza coinvolgimenti, e vedendolo dal di fuori, ho accumulato un bagaglio di esperienze che mi porterò in dote per le stagioni future, evitando di commettere alcuni errori, che da dentro, non si riescono a percepire. Ho mantenuto i rapporti con tutti gli addetti ai lavori e posso dire che non sono assolutamente fuori dai gochi, come avranno pensanto in parecchi. Sono vivo e vegeto, pronto a rimettermi in gioco".
 
Qual è il tuo pensiero, riguardo la stagione di serie A?
Vedo un campionato abbastanza livellato, a differenza delle scorse stagioni, in cui vi erano 3-4 corazzate e poche sorprese. Sicuro ne trae vantaggio lo spettacolo, perché non vi sono indicazioni certe e ogni gara fa testo a sé".

Qualche anticipazione per il tuo futuro?
"Come accennato prima, appartengo ad un società prestigiosa come la Vis Sezze, stiamo conseguendo traguandi importanti, parlerò del mio futuro solo da giugno in poi. Certo, avendo lavorato in società della massima serie come Latina, Rieti e Pescara, sono abituato bene. Però, so anche capire i momenti, se si presenterà la giusta occasione, tornerò in sella con più entusiasmo che mai. In caso contrario, non sarà un problema".

Hai parlato delle tue ex società. Analizziamo le loro stagioni.
"Per quanto riguarda il Latina, dispiace vedere la squadra in quella posizione di classifica. Ho scambiato spesso le mie opinioni con La Starza, e sono sicuro, che cercherà di riparare eventuali errori commessi. Il Real Rieti, è condotta da una persona fenomenale. Il presidente Pietropaoli ha carattere e intelligenza sopra la norma. Le buone stagioni del Rieti, passano in primis attraverso le sue intuizioni e le sue strategie. Gli auguro di raccogliere le soddisfazioni che merita. Il Pescara? Mi dispiace che sia finita così, avrei preferito un finale diverso.  A Pescara ho lasciato il cuore, lì mi lega un rapporto con la città che mi ha fatto veramente sentire pescarese dentro.

La Final Eight?
"Una splendida cornice di pubblico e questo non può che far bene a chi ama questo sport. A livello di giocatori  almeno 5/6 nuovi elementi under 19 credo siano già pronti a scendere in campo nella massima serie. Mi è dispiaciuto per il Napoli, ad inizio competizione ero convinto che avrebbero disputato una Final Eight da protagonisti. Non entrò in merito ai ricorsi perché sono cose delicate,  la finale però è stata magari non spettacolare, ma una finale intelligente, giocata prima a non perdere e poi provare a vincere. Avevo scambiato opinioni prima e durante la gara con un mio amico carissimo mister che era lì presene con me , avevamo intuito che sarebbe stata decisa solo da un episodio. Mi complemento con entrambe le squadre, sia per la gara sia per lo spettacolo di correttezza in campo".
 
Redazione C5Live


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