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Il sogno di Chicco Spanu: «Tornare nel nazionale da allenatore»

 01/04/2019 Letto 1045 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





Un anno sabbatico, ma adesso è tornata la voglia di allenare. Chicco Spanu, dopo la fine dell’esperienza con la TopNetwork Valmontone, si è preso un time-out lungo dodici mesi, tornando ad allacciarsi le scarpette ai piedi. Una stagione con il Casal Torraccia in C1, nella quale ha messo a disposizione la sua lunghissima esperienza. Ma adesso, a stagione terminata, la voglia di tornare in panchina sta prendendo il sopravvento. Spanu vuole realizzare un sogno: tornare nel nazionale da allenatore.

Spanu, ci racconti la sua storia nel mondo del calcio a 5.
Raccontare la mia storia da giocatore potrebbe richiedere più di un articolo. Partiamo dalle giovanili, sono stato campione d’Italia categoria Juniores con la BNL Roma, cominciando a giocare anche con la Prima Squadra, che in quegli anni vinse vari Scudetti. Poi tanti anni tra Serie A, Serie A2, con il Ciampino e il Divino Amore, in Serie B con Ostia, Velletri, Albano. Poi con l’età sono sceso in C1, con il Torraccia. Questo da giocatore. Poi ho cominciato la carriera da allenatore, proprio al Casal Torraccia, una stagione in C1, poi la breve esperienza con il Prato Rinaldo. In seguito, la grande esperienza con il Real Ciampino in C2, con la promozione. Infine è arrivata l’esperienza con la Top Network Valmontone, esperienza che è stata fonte di rammarico per me, un esonero pesante. Questo mi ha portato a prendere un time-out come allenatore: mi sono rimesso a giocare, nonostante la mia età avanzata, e mi sono fatto questa avventura in C1 con il Casal Torraccia.

Quale è la sua preferenza, allenare o giocare?
Assolutamente allenare. La mia scelta è sempre stata chiara. Questa stagione da giocatore è iniziata quasi per scherzo, per caso. Il direttore del circolo del Casal Torraccia mi ha visto giocare in dei tornei, e, mettendomela come battuta, mi ha detto di ricominciare a giocare. Io però mi sentivo bene fisicamente, e quindi perché non provare? Però è chiaro che io mi vedo dall’altra parte, in panchina. Ho un sogno, quello di tornare nel nazionale da allenatore, e voglio fare di tutto per raggiungerlo. Questo anno di break mi è servito a ricaricare le pile, e sono pronto a rilanciarmi.

Parliamo di questa stagione del Casal Torraccia.
Stagione bellissima. Squadra composta da ragazzi giovani e bravissimi, la guida tecnica di mister Romagnoli è stata semplicemente perfetta, di concerto a quanto fatto dalla società, che per ovvi motivi conosco benissimo. È stata una stagione comunque esaltante per me, perché mi è servita come detto a prepararmi alla grande avventura che voglio vivere da allenatore.

Preferirebbe continuare col Torraccia o andare da altre parti?
Al Torraccia c’è Romagnoli, che come detto ha fatto un super lavoro, e quindi è giusto che venga confermato, e non voglio assolutamente togliergli nulla. La mia intenzione è quella di trovare un progetto serio, un progetto che mi possa permettere di lavorare in maniera concreta, con tutte le cose al posto giusto, per poter risalire dal regionale al campionato nazionale in breve tempo. Io sono a disposizione, voglio tornare ad alimentare questo mio sogno, e spero davvero di riuscirci.


Giuseppe Nebbiai



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