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#SerieAFutsal, de gustibus... i voti dei top team per la stagione regolare

 22/04/2019 Letto 1034 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Pietro Santercole
Società:    VARIE





Si è chiusa la prima parte di campionato in Serie A. Una regular season avvincente e spettacolare, che ha mostrato le forze in campo nel gotha del futsal nostrano, senza lesinare sorprese. Aspettando playoff e playout, ecco le pagelle che tengono conto in primis del punto di partenza delle top 12 e di un cammino complessivo prima di giungere al traguardo intermedio, comprensivo anche dei due trofei già assegnati. De gustibus - direbbe Caio Giulio Cesare - non est disputandum: 
 
ACQUAESAPONE: Per molti è paragonabile alla Juve del calcio a undici. Già due trofei in bacheca: Supercoppa e il bis servito in Coppa Italia. Una regular season a conti fatti dominata: 17 vittorie in 22 incontri, miglior attacco e miglior difesa del campionato. Mezzo punto in meno per la mancata qualificazione nella Final Four in quella Coppa Divisione diventata quasi tabù. Manca il salto di qualità dato dalla competitività in Europa, ma la pole ottenuta per distacco sulle altre, evidenzia la forza di un roster di primo pelo, grande favorita nella corsa a quello scudetto, vinto peraltro un'annata fa. VOTO 9
 
ITALSERVICE PESARO: Un futsalmercato estivo che se fosse stato con qualche italiano doc in più - magari mancino - sarebbe stato perfetto. Sin dall'inizio l'Italservice Special Edition è stata costruita per diventare l'anti A&S. E così è stato. Imbattuta al PalaPizza e nei confronti diretti con i super-campioni d'Italia in campionato, unica di fatto a contrapporsi allo strapotere angolano. Certo, pesano come macigni le due finali perse con altrettanti rimpianti trasformati in polemiche per la Coppa Divisione col Rieti e per quella punizione massima a Faenza nell'ultimo atto della spettacolare corsa alla coccarda tricolore made in Sky, ma ci sono ancora i playoff scudetto. E il Pesaro ci arriva in ottima condizione, con un Borruto Pichichi forse mai visto prima d'ora così devastante. VOTO: 7,5.
 
REAL RIETI: A inizio stagione era una della 4 Sorelle nate per miracol mostrare. Nonostante le turbolenze di inizio campionato e il fragoroso cambio di allenatore, il Real Rieti è volato in alto sin da subito, sorprendendo perfino l'A&S direttamente nella sua casa prima di alzare la Coppa Divisione a Pesaro, proprio contro l'Italservice. Si è qualificata direttamente in Coppa Italia andando a vincere ad Augusta e raggiungendo le semi. Le assenze (forzate) di Alemao, Rafinha e Nicolodi non hanno impedito al roster di Festuccia di salire sul podio. Ai playoff, la sensazione è che chiunque voglia sventolare il tricolore debba fare i conti con Chima e compagnia. VOTO: 8.
 
LOLLO CAFFE' NAPOLI: La forte delusione per la stagione non da primato dell'annata precedente e le vicissitudini societarie estive, non l'avevano inserita fra le prime quattro nei pronostici della vigilia. Invece, l'arrivo di David Marìn ha inculcato al Lollo Caffè Napoli una mentalità vincente evidenziata durante la prima parte di stagione e confluita nella qualificazione diretta in Coppa Italia, il futsalmercato invernale certosino ed azzeccato innalzato ulteriormente qualità e quantità di un roster diventato molto pericoloso per qualsiasi avversario. Nemmeno gli strascichi di una Coppa Italia al vetriolo hanno impedito a Cesaroni (top scorer azzurro con 14 reti) e soci la qualificazione ai playoff scudetto da testa di serie. Big avvisate, mezze salvate. VOTO 7.
 
META CATANIA: L'acquisto a rilevanza internazionale di un Alex corteggiato da Franceschini (ma non solo) che avrebbe voluto portarlo alla Luparense già dalla scorsa primavera, è stato un segnale chiaro sin dall'inizio. Il presagio di una stagione, la prima del Meta in Serie A, resa fin qui pazzesca dall'acume tattico dell'emergente Samperi, dall'esplosione di Carmelo Musumeci anche fra i top team (miglior marcatore italiano con 15 reti), dall'entusiasmo di un club capace di riempire sempre un intero palazzetto, si è rivelata cammin facendo. All'inizio gli etnei hanno pagato l'inesperienza propria di chi partiva fortissimo ma non reggeva il ritmo psico-fisico della Serie A per tutti e 40'. Poi, qualcosa è cambiato. La cartina tornasole del super Meta è divenuto un fatto tangbile con l'eliminazione del Maritime Augusta dalla Coppa Divisione e quell'impressionante quarto di Coppa Italia dove non si capisce ancora perché i rossazzurri siano stati eliminati dal Rieti. Chiamatela terribile matricola, chiamatela grande rivelazione del campionato. Chiamatela come volete, ma state attenti alla mina vagante dei playoff scudetto, potrebbe esplodere ulteriormente. VOTO 8,5.
 
FELDI EBOLI: Ha dichiarato il suo obiettivo sin dall'inizio, voleva migliorare la posizione che ti fa salvare direttamente senza la possibilità di partecipare ai playoff scudetto, nell'annata da "deb". E così è stato: obiettivo centrato. Il lavoro svolto da Piero Basile, nonostante la sua avventura sia terminata anticipatamete a Eboli, non può passare inosservato, la Feldi è arrivata comunque sesta al termine della regular season anche col cambio di allenatore. Il merito di Cipolla (un solo ko negli ultimi otto incontri) è stato quello di lavorare su una solida base per trovare l'altezza della situazione. Non un piccolo particolare alla vigilia dei playoff scudetto. VOTO 6,5.
 
CAME DOSSON: Che non avrebbe ripetuto la strepitosa stagione da prima della classe e delle due semi (di coppa Italia e, sopratutto, per lo scudetto) era ampiamente messo in preventivo, perché era praticamente impossibile sostituire quel fenomeno di Rangel. Non inganni il settimo posto in classifica e quelle difficoltà incontrate dall'impoverimento dell'alta qualità, che fa rima con il ringiovanimento del roster sempre a disposizione di Sylvio Rocha. Il Came Dosson si è visto (e si vedrà) in tutte i grandi appuntamenti: dalla Coppa Divisione ai playoff scudetto, passando per la Final Eight. Solo Italservice Pesaro e Real Rieti sono riusciti a tanto: scusate se è poco. VOTO 7.
 
MARITIME AUGUSTA: Una scalata repentina fino al gotha del calcio a 5, protagonista indiscussa del futsalmercato estivo, inserita di diritto fra le 4 Sorelle al primo anno in Serie A e in testa alla regular season nella primissimma parte di stagione. Il Maritime Augusta s'è fermato troppo presto. I foschi presagi di ciò che in pochi prospettavano alla vigilia, nella prematura eliminazione in Coppa Divisione, il primo dei tre derby persi col Meta. All'ultima giornata di andata, la sconfitta casalinga col Rieti l'ha costretta al barrage per quella Coppa Italia a cui non ha partecipato, causa un incredibile k.o. al PalaJonio con la Lazio. Quattro cambi di allenatori e quei playoff scudetto conquistati sì ma da ottavi, testimonianiano la deludente annata dei megaresi. Una deludente annata, però, non ancora conclusa: c'è la possibilità di riparare all'insufficienza, anche se il prossimo avversario si chiama A&S. VOTO (per ora) 5.
 
CIVITELLA: Partenza in salita, anche perché il calendario non offriva grandi alternative. I grandi meriti del Civitella, al suo primo anno in A, sono stati quelli di metabolizzare in fretta le difficoltà proprie del gotha del futsal nostrano, togliendosi ben presto grandi soddisfazioni: vedi il derby vinto con l'A&S, leggasi pari e vittoria con la Feldi, oppure il successone contro il Maritime che di fatto sono valse una salvezza tanto tranquilla quanto anticipata. A un certo punto è stata una delle rivelazioni della Serie A, grazie anche alle 17 reti del sorprendente Titon. Peccato sia mancato in finale a effetto. Una resa anticipata che non ha permesso al roster di Palusci di competere veramente per i playoff scudetto, chiudendo a Pasqua un'annata comunque positiva. VOTO 6,5.
 
LATINA: Aveva puntato tutto sulla strutturazione del settore giovanile e la costruzione di una nuova casa, il PalaPark-Sementi Scarparo, messo in preventivo quindi di dove affrontare una stagione molto difficile, divenuta tale anche a causa di una miriadi di infortuni (quasi nessuno muscolare) che ha costellato tutto il campionato degli uomini di Paniccia. Il "deb" allenatore dei pontini si è barcamenato fra mille imprevisti e attenuanti, togliendosi anche qualche soddisfazione, come il successo contro l'Italservice che a conti fatti si è rivelato decisivo per una salvezza ottenuta all'ultima giornata. La Starza ha sofferto dall'inizio alla fine: tutto è bene, comunque quello che finisce bene. Anche se il decimo posto parla da solo. VOTO 5,5.
 
ARZIGNANO: Si sapeva sin dall'inizio che il grande ritorno di quel Grifo che in bacheca ha due scudetti senza contare coccarde tricolori e Supercoppe, non poteva essere all'altezza dei tempi che furino a inizio millennio. Un roster esperto, composto da "mestieranti" della categoria, ma non in grado di competere per nessuno dei tre dei trofei stagionali. Ma i playout non potevano che essere l'obiettivo principale, anche se va dato merito ai berici di cullare la permanenza certa in categoria fino all'ultima giornata, non prima di essere passati da Stefani a Fabian Lòpez. L'Arzignano può ancora salvarsi: due partite con la Lazio per definire inequivocabilmente la stagione. VOTO 6 (per ora).
 
LAZIO: Una scommessa di quelle vere, restare in Serie A con budget ed età media più bassa per distacco di tutte le 12 partecipanti al più importante campionato nostrano di futsal. Stagione segnata fin dall'inizio? Non proprio. Ok l'ultimo posto in graduatoria, ma la Lazio di oggi non è quella di ieri, è riuscita laddove roster nettamente più blasonati hanno fallito. Il blitz di Augusta made in Matteo Biscossi, quella clamorosa qualificazione in Final Eight e meraviglioso quarto di finale disputato alla pari al cospetto di sua maestà A&S, resteranno fra i più inattesi e sorprendenti risultati della stagione, comunque andrà a finire: già, perché quel manipolo di sbarbatelli può ancora rendere vincente una scommessa senza precedenti. Playout permettendo. VOTO 6+ (per ora).
 
Pietro Santercole


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