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Aiello oltre la delusione playoff: «Ora la Fortitudo è una realtà  importante»

 16/05/2019 Letto 464 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Antonio Iozzo
Società:    FORTITUDO POMEZIA 1957





Il sogno promozione è definitivamente svanito, al primo turno, contro l’Active Network, lasciando spazio ai processi. “Avevo detto che senza la Serie A2 sarebbe stato un mio fallimento, e lo confermo”. Paolo Aiello fa ancora da parafulmine, mettendoci come suo solito la faccia, senza rimangiarsi nulla. “Ho le spalle larghe, prendermi le mie responsabilità non ha mai rappresentato un problema”.

Il diesse fa mea culpa: “Io e Daniele Loscrì siamo gli artefici di questa squadra. Se fosse andata bene, ci saremmo presi gli applausi, adesso è giusto accettare le critiche”. Con qualche precisazione però: “Siamo usciti con l’Active, una società con un budget importante, non con una formazione qualunque. Peccato non essere riusciti a chiudere la sfida di andata con due gol di vantaggio, una situazione che ci avrebbe permesso di gestire meglio il ritorno”. Un match, quello del PalaCus, fortemente condizionato da un episodio: “L’espulsione di Lucas Maina - spiega il dirigente -. Stavamo perdendo 1-0 ed eravamo pienamente in partita. Errore arbitrale? Se anche fosse, fa parte del gioco”. Inutile cercare alibi, non è questo lo stile di Aiello: “Abbiamo perso contro un grande avversario. Nulla da dire sulle capacità di Ceppi e della sua squadra”.

Deluso per l’ultima stagione, fiero del cammino degli ultimi anni: “Io e Daniele siamo partiti con un pallone e sei borracce, sabato scorso abbiamo portato 100 persone a Viterbo. Vedere i ragazzi del nostro settore giovanile, le loro famiglie sugli spalti e le lacrime a fine partita di tanti bambini mi ha toccato profondamente”. Di strada ne è stata fatta: “La Fortitdo è una realtà importante a livello nazionale. Sono tanti i giocatori interessati al nostro progetto, che verrebbero di corsa da noi”, sottolinea Aiello, orgoglioso del lavoro svolto. “A livello giovanile sono state fatte cose spaventose. Il k.o. con l’Active ha lasciato l’amaro in bocca, ma lo sport è anche questo. Alcune mazzate ti aiutano a crescere. C’è amarezza, ma anche tanta voglia di rifarci il prossimo anno”. E non solo: “Abbiamo seminato bene, il futuro è nostro”.


Antonio Iozzo



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