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Cures, il primo «rinforzo» è societario: Paolo Simonetti nuovo diggì;;;

 07/06/2019 Letto 981 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Antonio Iozzo
Società:    US CURES





La prima stagione in C2 si è rivelata più complicata del previsto, ma potrebbe servire da lezione per il futuro. Il Cures, infatti, ha capito che il primo passo da compiere per competere a livello regionale è creare una struttura societaria all’altezza. Da qui la scelta di ampliare la dirigenza e riempire una casella finora vuota: quella del direttore generale . A ricoprire questo ruolo sarà Paolo Simonetti, pronto a vivere la sua prima esperienza nel mondo del futsal, dopo una vita nel calcio a 11 come giocatore, allenatore e infine responsabile del settore giovanile.

“Questa avventura mi incuriosisce molto”, premette il nuovo arrivato, che negli ultimi due anni ha seguito il Cures da “tifoso”. Adesso l’ingresso in società: “A livello tecnico ho tanto da imparare, perché le differenze con il calcio a 11 sono notevoli, ma, per quanto riguarda la figura del diggì, il tipo di lavoro non è così diverso”, analizza Simonetti.

Il playout contro il Bracelli ha decretato la retrocessione, ma la società di Passo Corese spera di confrontarsi ancora con la seconda categoria regionale: “Chiederemo il ripescaggio in C2 - afferma il neo dirigente, ribadendo un concetto già espresso dal club nelle precedenti settimane -. Ci stiamo già muovendo per programmare ogni cosa”. A partire dal nuovo allenatore: “Crediamo di aver individuato la persona giusta, ma, prima dell’annuncio, preferiamo aspettare che sia tutto fatto”. Poi bisognerà concentrarsi sulla rosa, che punterà, come sempre, su diversi ragazzi del posto. “Speriamo di ottenere la C2 e in seguito di mantenerla sul campo attraverso un campionato tranquillo”. Niente proclami, dunque, per Simonetti: “Ho sempre ragionato partita per partita. Le case si costruiscono un mattone alla volta: è questo il mio motto”. Per fare bene servirà un’ottima squadra, ma, soprattutto, una grande dirigenza: “Senza una precisa organizzazione societaria - conclude il diggì - non si va da nessuna parte”. Il Cures lo ha imparato sulla propria pelle.


Antonio Iozzo



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