A seguito del grandissimo successo del 13mo Master dell’AIPPF (Associazione Italiana Preparatori Portieri Futsal), dove circa 80 partecipanti, assieme a 20 portieri su campo, hanno visto toccare le 100 unità di partecipazione, si fa sempre più probante ed imponente la domanda: “Perché la figura del preparatore di futsal non è ancora riconosciuta?
Ricordiamo come il Comunicato Ufficiale F.I.G.C. n. 69 del 13 giugno 2018 ha stabilito, tra le varie novità, l’obbligo per le Serie A B C (stagione 2019-2020) e serie D (stagione 2020-2021) di calcio di tesserare per ogni squadra un preparatore dei portieri, abilitato dal Settore Tecnico attraverso Corsi Regionali e Provinciali organizzati dal Settore Tecnico. Già…. E il futsal?
Cosa manca per vedere questo ruolo come ufficiale? Un’Associazione come la AIPPF con oltre 1.700 “followers”, con interesse anche da più parti oltre confine; un movimento in continua ascesa, con eventi, corsi, master, clinic e stage in continua moltiplicazione, assieme alla partecipazione agli stessi; l’allenamento di quel ruolo ovunque ritenuto come il più importante, ossia quello del portiere.
Eppure, nonostante anni di lampante evidenza, proposte programmatiche inviate più volte, nonostante lo sforzo fatto da tutti quelli che credono in questo movimento ….sembra essere arrivati davanti ad un muro invalicabile. Perché?
Esistono (giustamente) corsi di abilitazione al ruolo di allenatore, di preparatore atletico, di dirigente sportivo, ma degli allenatori dei portieri no: e continuiamo a chiederci il perché.
Non si chiede nulla in cambio, solamente di vedere questa figura ufficializzata come le altre: e come le altre, possiamo esistere anche noi. Pertanto ci limitiamo ad un unico ma travolgente messaggio, un vero e proprio hastag per tutti: #RICONOSCETECI!

Consiglio Direttivo A.I.P.P.F. e suoi Associati ( assieme a tutti i preparatori dei portieri di futsal)

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