Cinque vittorie su cinque, poi, nel giro di quattro giorni, le prime due sconfitte. Il bilancio con il quale il Cures manda in archivio la tranche iniziale del 2019-2020 sembra sposarsi perfettamente con l'analisi del suo direttore sportivo Carlo Alberto D’Attilio: la formazione di Luciani ha le potenzialità per scalare le vette più alte, ma le insidie di una categoria mai banale sono sempre dietro l’angolo e impongono di muoversi un passo alla volta.

D'ATTILIO - Sabato il k.o. per 4-3 nella trasferta con il Valentia, salito in vetta al girone B, martedì il 2-1 subìto dalla Futsal Academy nell’andata del secondo turno di Coppa Lazio: “Nel match di campionato eravamo avanti 3-0 - racconta D’Attilio -, ma nella ripresa la squadra si è trasformata: eravamo scarichi e abbiamo commesso troppi errori, gli avversari hanno recuperato la partita. A Civitavecchia, abbiamo affrontato una buona formazione su un campo ostico. Il risultato, in ogni caso, è ribaltabile nella gara di ritorno”.

EQUILIBRIO - Le mosse estive del club di Ponzani, la cui bontà ha già trovato riscontro nel folgorante ciclo positivo dell’avvio di stagione, autorizzano pensieri ambiziosi, D’Attilio, però, predica con saggezza l’equilibrio necessario in un percorso denso di difficoltà: “Il nostro obiettivo è voltare pagina rispetto allo scorso anno. Abbiamo allestito una rosa competitiva per la C2, ma non c’è la pressione di dover disputare un campionato di vertice: cercheremo di fare del nostro meglio, ciò che verrà sarà tutto di guadagnato”. In attesa di tornare al PalaSabina, al momento indisponibile, la casa del Cures è il PalaRinalduzzi di Montopoli, teatro del prossimo impegno con il Bracelli: “Nel nostro raggruppamento c’è grande equilibrio - chiosa D’Attilio -, ci sono varie squadre attrezzate che dobbiamo ancora affrontare”.

Francesco Carolis

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