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è giusto o no riprendere i campionati? Il parere dei club del girone B di Serie C1

 18/03/2020 Letto 1381 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





La pandemia da Coronavirus ha sconvolto la nostra quotidianità, costringendo anche l’intero sport italiano a fermarsi: l’universo del futsal laziale si è necessariamente adeguato e resterà ai box, come tutti, fino al 3 aprile. Ora è il momento dell’incertezza e degli interrogativi: la stagione potrà riprendere? Nel caso, quando e come si tornerà in campo? Nel quadro di una situazione in continua evoluzione, così si sono espresse le società del girone B di #SerieC1Futsal.

ECOCITY CISTERNA
Serena Pichi (vicepresidente):
“Sono più favorevole alla sospensione dei campionati, facendo riferimento alla classifica che si era creata al momento della sospensione per andare a stabilire promozioni, retrocessioni e chi deve passare per i playoff e i playout. È giusto interrompere il tutto, perché è una situazione che in parte si sta sottovalutando e che andrà avanti a lungo”.

UNITED POMEZIA
Andrea Attenni (direttore sportivo):
“Prima di pensare alla ripresa dei campionati, bisogna capire come superare questo periodo critico. La nostra priorità è tutelare i ragazzi, gli atleti e le loro famiglie. Qualora riprendessero i campionati, siamo pronti a onorare l'impegno preso, ma capiamo molto bene la gravità di ciò che sta succedendo, quindi ci rimettiamo alle decisioni che verranno prese”.

CITTÀ DI FONDI
Giuseppe Cicalese (presidente):
“La volontà di tornare a giocare c’è, ma bisognerà considerare la tempistica della ripresa dell’attività e la disponibilità dei ragazzi”.

LAURENTINO FONTE OSTIENSE
Antonio Passarelli (presidente):
“In questo momento critico, vista anche l'inattività dei giocatori, non è possibile pensare al campionato, anche se fermare tutto sarebbe ingiusto per tante società che aspiravano a una migliore posizione in classifica. Spero che si possano almeno disputare playoff e playout, per dare un senso alla stagione, ma è chiaro che, se si riprendesse, non sarebbe più come prima. Peccato che tutto questo sia capitato nel nostro momento migliore, ma, ovviamente, nessuno ha colpe e ci atterremo alle decisioni degli organi competenti”.

REAL CIAMPINO
“Se tutto si risolverà in tempi ragionevoli, va bene portare a termine il campionato, magari inserendo qualche turno infrasettimanale. Qualora non si potesse ripartire per il protrarsi di questa situazione di emergenza, il campionato dovrebbe essere ripetuto, tenendo conto degli sforzi delle società, quindi garantendo iscrizione e tesseramenti gratuiti, spese già effettuate quest’anno”.

SPORTING CLUB PALESTRINA
Pino Pellitta (direttore generale):
“Ascoltando le conferenze stampa della Protezione Civile e le difficoltà che sussistono oggettivamente in Italia in questo momento, penso sia prematuro parlare della ripresa dei campionati. Potrebbe essere opportuno dire finiamola qui per quest’anno. Pensiamo a far star bene chi si è affidato a noi per svolgere questo campionato. Poi, quando tutto sarà sistemato, ci siederemo intorno a un tavolo insieme al Comitato e, da persone civili quali siamo, programmeremo la prossima stagione”.

SPORTING HORNETS
Fabrizio De Santis (presidente):
“Se garantiranno l'incolumità dei giocatori, siamo disposti a ripartire, altrimenti, per me, la stagione è da considerarsi chiusa”.

NORDOVEST
Giacomo Rossi (allenatore):
“La mia personale posizione è che, vista l’impossibilità di stabilire una data di ripresa nella vita normale, è impensabile che nei dilettanti si possa ripartire. La salute va messa al primo posto. Sarà molto difficile per le società dilettantistiche ripartire anche a settembre per una nuova stagione”.

CITTÀ DI ANZIO
Fabio Locatelli (direttore generale):
“Sarebbe improponibile, per quanto ci riguarda, ricominciare tra un mese e mezzo, sia per quanto riguarda le concessioni della palestra sia a livello economico. Molti sponsor, considerata la crisi economica del periodo, non sono più disponibili”.

ATLETICO CIAMPINO
Simone Guiducci (allenatore):
“Non potevamo tenere i nostri ragazzi stranieri senza sapere se il campionato potesse ricominciare e soprattutto quando: la decisione migliore è stata quella di mandarli a casa per evitare il contagio. Oltretutto, stando così tanto fermi, bisognerebbe ricominciare da capo con la preparazione: è veramente impensabile riprendere. Ora bisogna pensare a cose più importanti”.

REAL CASTEL FONTANA
Gabriele Pistella (direttore generale):
“Giusto finire così, disputando solo i playout e i playoff, per poi riprendere l'anno prossimo con misure appropriate”.

GENZANO
Matteo Gori (direttore generale): “In questo momento l'ovvia priorità è tutelare la salute degli atleti, dei dirigenti e delle loro famiglie. È condivisibile, quindi, lo stop forzato già deliberato dal Comitato. Una volta terminata l’emergenza, ciò che chiediamo al CR Lazio e alla LND è chiarezza e certezza in termini di date e regole per la parte restante della stagione, al fine di poterla pianificare e portare a termine. Le associazioni sportive saranno tra le principali artefici del ritorno alla normalità, ci sembra quindi doveroso avere risposte per tornare a regime il prima possibile”.

ALBANO
Daniele Acquaroli (dirigente): “Far ripartire i campionati sarebbe la cosa più giusta e più bella, ovviamente nel momento in cui sarà passato il rischio e se la sicurezza sanitaria lo permetterà. Potrebbero cambiare gli equilibri vista la lunga inattività, ma riprendere significherebbe che tutti insieme abbiamo vinto contro l'avversario più difficile. Ogni giocatore, ogni allenatore e ogni dirigente troverà dentro di sé la forza e la voglia di ricominciare a divertirsi e ad affrontare i compagni della vittoria più bella”.

CLUB ROMA FUTSAL
Remo Arnaudi (allenatore):
“Abbiamo intenzione di portare a termine la stagione, ne va dei principi sportivi che le mie società e le mie squadre hanno sempre rispettato. Ovviamente, vista l'unicità del problema e della situazione, siamo a disposizione del Comitato”.


Redazione



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