skin adv

Il punto sulla #SerieC. Littoriana, Grassia: «Vorrei giocarmi il finale di stagione»

 23/03/2020 Letto 456 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    LITTORIANA FUTSAL





Il massimo campionato regionale femminile come gli altri è fermo per l’emergenza Coronavirus. Stante l’incertezza sul proseguimento o meno dei tornei, l’occasione è ghiotta per tracciare un bilancio, auspicabilmente parziale, di tutte le squadre della C laziale. Enrico Grassia, timoniere della Littoriana, nutre dubbi sulla possibilità temporale di chiudere le ostilità ora sospese; ma la speranza di poter portare a termine un’annata pregevole è molto forte. 

LO STOP – “Penso che sia la cosa più giusta da fare, per evitare spostamenti di persone e assembramenti. In più mette al sicuro o, meglio, toglie dal pericolo molte calciatrici e calciatori e tutto ciò che gli ruota intorno, tifosi, dirigenti, tecnici e altri”, questo il pensiero di Enrico Grassia, una sorta di tuttofare della Littoriana. Sì perché per lui la pausa forzata è duplice e doppiamente pesante, visto il suo impegno in società come timoniere della compagine in rosa e atleta degli omologhi al maschile in Serie D. “Stiamo affrontando lo stop nel modo più sereno possibile, per quanto si possa definirlo tale: alle ragazze ho dato un programma per rimanere in forma, di tanto in tanto facciamo qualche videochiamata così da poterle seguire e dare qualche consiglio sugli esercizi. Emotivamente siamo dispiaciuti ovviamente, siamo un bel gruppo e ci piace stare insieme ma il virus non ci permette di farlo; però siamo anche consapevoli che è per il bene di tutti, quindi dispiaciuti sì, ma anche speranzosi che serva per superare il tutto il prima possibile”.

IL BILANCIO – Anche per una delle due matricole pontine questo è il momento più adatto per tracciare un bilancio, sperando che non sia quello definitivo. “Sicuramente la stagione è positiva, siamo partiti con l'idea di volerci salvare e ora siamo lì a giocarci un posto per i playoff: un po’ come l'anno scorso, volevamo crescere e far bene e ci siamo ritrovati a vincere la Coppa e ad essere catapultati in Serie C. Per questo va fatto un plauso in primis alla società, che non ci ha mai fatto mancare nulla, e poi alle ragazze per il loro impegno. Insieme abbiamo creato un gruppo formidabile, una delle armi che abbiamo”. Non è stato immediato, sicuramente. All’inizio Cargnelutti e socie hanno dovuto trovare la quadratura di un cerchio in un atmosfera completamente diversa: solo dopo il primo mese è arrivata la vittoria, ma da quel momento in poi i frutti si sono visti. Proprio dalle rivali pontine è iniziato a girare a maggiori giri il motore del gruppo di Enrico che, eccettuate le debacle col Torrenova e l’inaspettato stop col Maranola, ha sempre fatto rispettare il pronostico. “Sono sincero, non avrei mai creduto di potermi trovare lì. Sapevo che sarebbe stato un anno tosto, dovevo cambiare registro e tipo di gioco, ma le ragazze hanno risposto molto bene alla categoria, hanno assimilato nozioni, tattiche e non, in un tempo strabiliante e ciò ci ha permesso di sopperire all'inesperienza. Quest'ultima ci ha fatto qualche scherzetto durante il nostro percorso, ma lo sapevamo e lo avevo messo in conto”. Insomma un percorso, una graduale presa di coscienza e acquisizione di consapevolezza. Piccole tappe che hanno condotto lentamente alla svolta: il 29 novembre, giorno del consueto anticipo casalingo contro la squadra di Santoro. “Un pari con una rosa contata, con Bellato (top scorer del torneo con 32 centri, n.d.r.) squalificata e vari infortuni, ottenuto contro un formidabile Tirrena che conta tra le sue fila giocatrici di alto calibro. Lì abbiamo dimostrato, nonostante assenze pesanti, di saper gestire e dominare una gara non facile, che meritavamo di vincere. Quel giorno ho capito che potevamo fare qualcosa di più, ho cambiato ulteriormente registro e le ragazze, anche in questo caso, hanno risposto bene facendo arrivare da subito risultati”.

IL FUTURO – Una stagione entusiasmante. Un’annata che testimonia in maniera tangibile la crescita del gruppo allenato da Grassia. A stretto contatto con le prime del girone, nel traffico nella direzione che porta agli spareggi per la Serie A2. “Finale di stagione? Mancano solo 4 partite, in cui si può decidere ancora tutto in zona playoff: ovvio che spero di potermi giocare questo fantastico campionato fino alla fine, ma è anche vero che, se questi ritmi del contagio non rallentano, la chiusura del torneo è in forte dubbio”. Sì perché, per Enrico, il meccanismo del ritorno in campo non sarà per niente automatico. Oltre a quelli legati all’emergenza sanitaria, serviranno tempi tecnici per rimettersi, un minimo, in condizione fisica. “Non credo che, dato l'ok alla ripartenza, dopo 2 giorni facciano giocare già la prima partita: ci dovrà essere un percorso di ‘rimessa in moto’, quindi serve parecchio tempo. E non so se ne abbiamo, visto che la fine della stagione, i mesi di giugno e luglio, sono molto vicini”. La speranza, però, è che la Littoriana possa mettere il punto esclamativo sul suo percorso di crescita.


Marco Panunzi
Foto Pierguido Laffi



COPIA SNIPPET DI CODICE











-->