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Il punto sulla #SerieC. Tor Sapienza, Febraro: «Non credo che si potrà  ripartire»

 24/03/2020 Letto 569 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    REAL TOR SAPIENZA





Il massimo campionato regionale femminile come gli altri è fermo per l’emergenza Coronavirus. Stante l’incertezza sul proseguimento o meno dei tornei, l’occasione è ghiotta per tracciare un bilancio, auspicabilmente parziale, di tutte le squadre della C laziale. Ernesto Febraro, tecnico del Real Tor Sapienza, mentre esprime soddisfazione per l’annata delle sue ragazze, si mostra pessimista riguardo alla ripresa delle ostilità agonistiche.

LO STOP – “Per quanto riguarda la sospensione dei campionati sono abbastanza d'accordo con la decisione che è stata presa: perché credo che stiamo vivendo un periodo particolare e solo con delle scelte drastiche questa situazione si potrà risolvere”, questo il punto di vista di Ernesto Febraro sul congelamento della Serie C femminile (e di tutti gli altri tornei) per l’emergenza sanitaria. Oltre alle parole del tecnico, anche le sue ragazze, le ‘signore in gialloverde’, avevano detto la loro sul momento contingente, affidando il loro messaggio – smart-training, skills, in un atmosfera seria ma al contempo anche ironica – ad un contenuto multimediale condiviso sui canali social. “Le mie ragazze vivono questa quarantena come ogni sportivo, quindi sentano la mancanza del campo. Lo si può vedere chiaramente sulla nostra pagina Facebook, sulla quale abbiamo caricato un video in cui salutiamo i nostri supporters e gli consigliamo di restare a casa”.

IL BILANCIO – Essendo costretti a stare a casa, non ci si può dedicare alle speculazioni tattiche sul campo. Le uniche riflessioni in cui è possibile avventurarsi sono quelle relative al recente passato, considerazioni sul cammino percorso e su quanto di buono si è costruito nelle 22 giornate di campionato disputate. “Se faccio un bilancio globale sono soddisfatto. Siamo una realtà neopromossa e con pochissima esperienza, pertanto sapevano che sarebbe stata una stagione difficile. C'è sicuramente il rammarico per come è iniziato il 2020, dopo un girone di andata strepitoso: invece purtroppo abbiamo perso qualche posizione”. L’allusione è chiara, la storia del torneo la illumina chiaramente. Dei 23 punti raccolti, punti che collocano il Real al 9° posto (momentaneamente in vetta al gruppetto playout), ben 21 sono stati guadagnati nel 2019; dopo il 3-1 casalingo col Santa Gemma del 21 dicembre, però, Febraro e le sue ragazze non hanno più saputo vincere, perdendo l’inerzia e lo slancio estremamente positivo del girone d’andata. “Diciamo che forse qualche posizione in più ce la meritavamo. Ma gli infortuni o alcune giornate senza sei giocatrici squalificate ci hanno un po' penalizzato. Il calo dell’anno nuovo? Credo sia dovuto forse a un paio di fattori interni al gruppo: la nostra forza è sempre stata il collettivo ma, salendo di categoria, si incontrano delle difficoltà. Quindi questo elemento e un po' di carenza fisica e poi di fiducia, ci hanno condizionato”. Ma tutto ciò non offusca un’annata che ha saputo regalare momenti emozionanti. Una su tutte? Il successo prestigioso del 12 ottobre 2019, la 4° di andata. “Venivamo da una sconfitta amara e pesante patita a Civitavecchia (7-2 il finale, n.d.r.). Incontriamo la Roma. Nello spogliatoio le ragazze ascoltano il mio discorso con una concentrazione unica, da vero ‘branco’. Entriamo in campo e vinciamo 5-4: gara perfetta, di qualità e di rabbia”.

IL FUTURO – Ad oggi sulla stagione aleggia una nebbia di fitti dubbi. Il finale non è per niente scontato, anzi ora può essere solo oggetto di speculazioni, in attesa che la situazione si evolva e lo scenario vada chiarendosi. Ernesto ha chiara la sua visione delle cose, meno ottimistica di altri colleghi e addetti ai lavori. “Io credo a questo punto non ci sia più la possibilità di ripartire. Sia per tempi a disposizione che per morale dei roster: per me sarebbe giusto terminare senza promozioni e retrocessioni, ovviamente senza ulteriori costi sulle società per il prossimo anno”. Anche Zarelli, presidente del C.R. Lazio, ha espresso la volontà di non proseguire, nel caso in cui non saranno assicurate le condizioni di incolumità nel mondo dei dilettanti: ma la speranza velata è che l’emergenza si possa risolvere presto e l’incubo finisca del tutto. Per tornare a vivere le emozioni a rimbalzo controllato.


Marco Panunzi



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