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La Feldi Eboli cita Dante Alighieri. Il Saviatesta Mantova risponde con Manzoni

 03/04/2021 Letto 657 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MANTOVA





Alessandro Manzoni concludeva così il XXXI capitolo dei Promessi Sposi, dedicato alla peste di Milano: “Si potrebbe però, tanto nelle cose piccole, come nelle grandi, evitare, in gran parte, quel corso così lungo e così storto, prendendo il metodo proposto da tanto tempo, d’osservare, ascoltare, paragonare, pensare, prima di parlare. Ma parlare, questa cosa così sola, è talmente più facile di tutte quell’altre insieme, che anche noi, dico noi uomini in generale, siamo un po’ da compatire”. Parole ancora di sconcertante attualità, se si pensa agli spropositi diffamatori proferiti da chi si riflette di luce idilliaca riconoscendosi come paladino dello sport giusto, pur non essendo minimamente a conoscenza dei fatti, artati e distorti in pieno stile commediante, facendo passare agli occhi del profano, il Mantova come un gruppo di “untori” del 1630 dolosamente inviato nella ridente terra Campana a sparger dolore e pestilenza.

BRUSCHI E’  il presidente Daniele Bruschi numero uno virgiliano che nonostante ancora impegnato a combattere contro un malanno fisico che lo affligge, trova la forza e le parole per cercare di fare chiarezza sull’episodio (presunto caso covid dopo Feldi Eboli Mantova di Coppa Italia in casa Mantova), prendendo spunto proprio dai Promessi Sposi del maestro Manzoni. "Pensare prima di parlare, è diventato oggi per molti assai difficile, molto più facile arrogarsi dietro la politica dello strillone di Nicastro, dove l’unico modo per attirare l’attenzione su se stessi è sciorinare notizie da strada, ma i fatti sono ben diversi. Nella giornata di lunedi 29 marzo, giungeva quasi fortuitamente alla società, una chiamata da parte di ATS Valpadana, che chiedeva se si fosse in grado di fornire notizie di tale signor (omiss), in quanto impossibilitati a rintracciarlo.

L’operatore solo dopo essere stato sollecitato, ci riferiva che il soggetto in questione, aveva eseguito privatamente un test al covid 19 e vi era probabilmente una positività, tanto che lo stesso avrebbe dovuto ripetere l’esame quanto prima. Riferivamo all’interlocutore che la cosa era di nostro interesse in quanto facendo parte di una squadra, tale cosa poteva riflettersi anche su altri compagni. Pur potendo sorvolare come tanti, molti forse avrebbero fatto, dato che nulla più ci era richiesto, con estrema correttezza, onestà e grande senso di responsabilità, facevamo notare che avendo giocato il venerdì precedente la gara di coppa contro la Feldi Eboli, forse il problema poteva riguardare anche quella squadra. 

Nemmeno il tempo di avere la notizia, che per fugare ogni dubbio ho immediatamente disposto a nostre spese un ulteriore test molecolare nei confronti di tutti i tesserati della società Mantova, in aggiunta a quelli eseguiti con cadenza settimanale, il cui esito è stato totalmente negativo. Non contento per ulteriore scrupolo, qualora qualcuno ancora ne avesse avuto, ho fatto ripetere ancora una volta tutti gli accertamenti, con la medesima risposta di oggi “NEGATIVO”. Non mi sento responsabile ne mi metto a commentare i provvedimenti adottati dal Servizio Sanitario in altri contesti”.

Il Presidente prende fiato, ma nella sua voce traspare tutta la determinazione di una persona che può gonfiare con fierezza il petto:  

“Spendiamo quotidianamente un patrimonio per attenerci ai regolamenti, andando talvolta ben oltre quanto richiesto, sia nei confronti delle persone che di strutture e mezzi, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti, dato che nella Lombardia culla funesta del covid 19, il Mantova da inizio della stagione ha avuto un solo caso positivo, peraltro asintomatico e questo non credo essere del tutto un caso. La nostra filosofia della “bolla” a cui sono sottoposti i  nostri giocatori, funziona in maniera eccellente. Avendo vissuto da vicino il dramma del virus, dove ho avuto la sfortuna di perdere parenti ed amici, so benissimo cosa possa significare contrarre il covid 19 ed è per questo che non accetto lezioni di etica sportiva e di vita da parte di nessuno. La nostra colpa? Forse quella di essere stati fin troppo onesti verso il Servizio Sanitario, che ad oggi ci ringrazia ufficialmente per la nostra condotta responsabile. Fino a prova contraria il Mantova in serie A è arrivato con le sue gambe a suon di vittorie, nella metà del tempo con cui vi sono arrivati altri e dimostrando di essere una società sana, economicamente forte, con una gestione oculata, competente e composta da persone che sottolineo essere oneste, qualità oggi non del tutto scontata nel mondo dell’imprenditoria sportiva. Il nostro palmares, non è composto ancora di scudetti e coppe, ma di per ora di un altro tipo di riconoscimenti sportivi, in bacheca infatti oltre alle cinque promozioni in serie, tra le altre brillano tirate a lucido due coppe disciplina consecutive, che cantano una melodia molto più intonata di una triste strillata da stazione ferroviaria. Che si vinca o che si perda, questo  Mantova è di serie A”…Prima di parlare sarebbe meglio osservare, pensare, paragonare"

Ufficio stampa Saviatesta Mantova

IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA FELDI EBOLI



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