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Dal futsal al calcio e viceversa: i campioni di entrambi gli sport

 15/09/2021 Letto 1595 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





Il calcio e il calcio a 5, o futsal, sono sport con differenze marcate, ma con molte affinità, al di là del fatto che si giochi con i piedi e si utilizzi un pallone.
E a proposito, non è un caso che molti campioni del calcio professionistico abbiano avuto esperienze, anche lunghe, con il calcio a 5. Spesso, chi ha calcato i campi ridotti del futsal racconta di come l’esperienza abbia contribuito ad affinare la tecnica, a migliorare il gioco nello stretto e l’abilità nello smarcamento.

Primo della nostra lista Erik Lamela, ora in forza al Siviglia dopo aver vestito per anni la maglia del Tottenham in uno dei campionati più avvincenti e combattuti, la cui competitività si evince chiaramente dalle quote Premier League dei principali bookmaker.
Il calcio a 5 ha senza dubbio giocato un ruolo fondamentale nella crescita tecnica del calciatore argentino, bravissimo anche a muoversi nello stretto.

Fa buona compagnia a Lamela il calciatore del Corinthians Willian, un passato nobile nelle fila di Chelsea e Arsenal. Il trequartista, che può vantare 339 presenze e 63 reti con la maglia dei Blues, da giovanissimo ha giocato a calcio a 5: ecco spiegata da dove proviene l’abilità tecnica del brasiliano.

Anche il centrocampista della Juventus Arthur Melo ha un passato da futsalista. Da giovanissimo, il giocatore ex Barcellona ha giocato a 5 nella sua Goiania. E si vede: al netto di alcuni problemi fisici, Arthur è un calciatore di ottima qualità tecnica e rapidità di esecuzione, molto apprezzato da chi ci gioca intorno, come dimostrano le dichiarazioni rese da giocatori come Messi, Xavi e de Jong, non esattamente gli ultimi arrivati.

Un altro ex juventino, Douglas Costa, ha cominciato a tirar calci al pallone nei campi di futsal: dai 10 ai 15 anni, l’ala del Gremio ha giocato a calcio a 5. “È stata una palestra fondamentale per la mia crescita” ha detto a proposito, sottolineando come l’abbia aiutato a imparare a muoversi negli spazi ridotti.

Tra i calciatori con un passato nei campi a 5, troviamo anche uno dei giocatori più forti degli ultimi 20 anni, un fuoriclasse che ha fatto le fortune di Barcellona e nazionale spagnola: Andrés Iniesta. Il classe ‘84, che ora è andato a insegnare calcio in Giappone, con i blaugrana e la nazionale ha vinto qualcosa come 9 campionati spagnoli, 6 Coppe del Re, 7 Supercoppe spagnole, 4 Champions League, 3 Supercoppe UEFA, 3 Coppe del mondo per club, due Europei (2008 e 2012) e un Mondiale (2010).

Riconosciuto come un giocatore estremamente tecnico, dall’intelligenza sopraffina e capace di muoversi perfettamente negli spazi, Iniesta ha cominciato con il futsal, a cui riconosce il merito di avergli insegnato tanto: “Calcio e futsal hanno molto in comune, ci sono mosse e tattiche diverse, ma c’è la stessa essenza di padroneggiare la palla e prendere decisioni rapide”. Padroneggiare la palla e prendere decisioni rapide: due delle migliori qualità dell’ex blaugrana.



Solitamente, i difensori non sono particolarmente tecnici, ma David Luiz, ora al Flamengo dopo una carriera di tutto rispetto in Europa, lo è. Pur avendo delle lacune sulla marcatura e la copertura degli spazi, all’ex Chelsea, PSG e Arsenal è stata sempre riconosciuta un’abilità tecnica superiore alla media dei difensori. Ebbene, anche David Luiz ha avuto modo di migliorare le proprie skills giocando a futsal.

Chi deve tanto al calcio a 5 è anche il funambolico brasiliano Neymar, uno degli attaccanti più forti in circolazione. Tra futsal e street soccer, Neymar ha accresciuto così tanto la tecnica e il controllo di palla da diventare quasi imprendibile per la maggior parte dei difensori. E a dimostrazione della passione del brasiliano per il calcio a 5, c’è un torneo che porta il suo nome riservato a ragazzi e ragazze di età compresa tra i 16 e i 35 anni.

Concludiamo la carrellata con uno dei calciatori più forti della storia del calcio: Ronaldinho. L’ex 10 di PSG, Barcellona e Milan ha iniziato a praticare futsal all’età di 7 anni e, guarda caso, ha dichiarato che molti dei suoi colpi da fuoriclasse assoluto arrivano da lì: “Molte delle mosse che faccio provengono dal futsal, il controllo di palla è diverso, si gioca in spazi piccoli. Il mio controllo di palla è simile a quello di un giocatore di futsal”.

Insomma, diversi tra i calciatori più forti degli ultimi decenni devono molte delle proprie abilità al futsal, palestra di calcio, dove imparare a giocare e pensare rapidamente e smarcarsi velocemente è indispensabile, qualità che servono, eccome, anche nel calcio a 11.



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