Un sesto posto finale ottenuto al termine della stagione regolare e due quarti raggiunti, in Coppa Italia e nel percorso verso l’alloro tricolore. La Lazio femminile, ampiamente rinnovata in estate, ha da qualche settimana concluso un’altra annata per buoni tratti positiva.

IL BILANCIO - “Cambiare così tanto - esordisce Valentina Siclari - per una squadra che fa della tattica e delle palle ferme il suo punto forte è estremamente complicato, perché ci vuole tempo che le nuove ragazze assimilino tutti gli schemi del mister, ma siamo comunque riuscite a raggiungere sia la Final Eight di coppa che i playoff. Per questo penso che possiamo ritenerci soddisfatte, anche se si può e si deve fare sempre meglio”. Il main roster di Daniele Chilelli, tuttavia, ha sofferto parecchie defezioni durante l’arco dei mesi, che ne hanno in parte condizionato il cammino in entrambe le competizioni: “È stata una stagione lunga e pesante - afferma la nativa di Reggio Calabria -. Sono poche, purtroppo, le partite in cui siamo state al completo e tutte insieme al 100% della forma, ma abbiamo dato sempre il massimo in ogni incontro”.

UNIVERSALE - La stessa Siclari, nonostante l’infortunio patito nella seconda fase della regular season, è stata - come al suo solito - una di quelle giocatrici che si caricata sulle spalle la Lazio a suon di prestazioni maiuscole: “Per quanto mi riguarda - spiega l’ex Salinis - cerco migliorarmi gara dopo gara, stagione dopo stagione. Ancora oggi imparo tante cose nuove e provo a metterle in pratica”. La numero 5 delle aquilotte, di fatto, si è trasformata in un’universale: “Quando sono arrivata qui facevo il pivot, quest’anno ho fatto anche il centrale. Mi piacere essere utile alla squadra cercando di fare al meglio quello che manca”, conclude la calabrese.


Alessandro Cappellacci

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