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Infastidito al Max! "L'autoreferenzialità  è uno dei mali del futsal"

 21/01/2022 Letto 3178 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Redazione
Società:    ITALIA





Esternazioni e critiche ingiuste, non confermate assolutamente da numeri oggettivi, lo hanno infastidito oltre il 3-3 dell’Italia con la Finlandia, al debutto ad Euro 2022. Così Max Bellarte, il giorno dopo il pari all’esordio, risponde per le rime, prendendosi colpe di ciò che non hanno fatto i suoi giocatori, evidenziando ciò che di buono c’è stato nella prima Azzurra.

I NUMERI dicono che la Max Italia è la Nazionale, finora, che ha costruito più occasioni di tutte con 53 “total attempts”, ossia tentativi di segnare. Occasioni da rete, in pratica. Tanto per portare un termine di paragone, il Kazakhstan (4-4 in rimonta con la Slovenia) è secondo a 49, le altre indietrissimo. La Max Italia è una delle nazionali che ha subito meno (27 “total attempts”) e che ha tirato nello specchio della porta (colpendo 5 legni) quasi il doppio della Finlandia. Chiaramente di errori ne sono stati fatti: primo tempo non all’altezza del secondo, pochi tiri (12) nello specchio della porta rispetto allo sforzo profuso per segnare, tre gol subiti (due da palla inattiva) su 7 tiri nello specchio della porta dei finnici di Micio Martic, praticamente un gol ogni due tiri. Ma per criticare bisogna partire dal fatto che la Max Italia ha giocato, creato e prodotto tantissimo contro la Finlandia, sempre più a immagine e somiglianza di un commissario tecnico coerente su tutta la linea. Questo è inopinabile. Il resto sono esternazioni e critiche ingiuste, che cozzano contro l’oggettività dei numeri, che non diranno tutto. Ma tanto sì.

A ESTERNAZIONI E CRITICHE INGIUSTE Max risponde così: “Il futsal è pieno, troppo, di autoreferenzialità - spiega - un male. Le cose devono essere chiare. E lo sono state sin dall’inizio. La pietra di paragone non possono essere le vittorie degli Europei, ma gli ultimi sei anni nostri. Gli obiettivi di questa Nazionale sono quelli di vincere quante più partite possibili, ringiovanendo la rosa (portata già da 31 a 28 come età media, ndr) e per coniugare queste due cose serve tanto lavoro”. Chi pensa a un cittì che si nasconda dietro questi obiettivi, si sbaglia di grosso. L’ascolto è Max: “L’Italia è forte, qui c’è del talento. Chi ha giocato male è per colpa mia che non l'ho messo in condizione”.

L’ANALISI del giorno dopo Italia-Finlandia non è molto diversa dal dopo gara: “L’unico gol sul quale siamo stati poco reattivi, è il primo - sottolinea Bellarte - il motivo dominante dei finlandesi era quello di mettere la palla lunga per il pivot. Nel primo tempo è stata una scelta nostra non salire subito per evitare gli uno contro uno, anche se non mi sarei mai aspettato una partita praticamente perfetta di Musumeci da difensore. Nel secondo tempo la nostra pressione è stata più efficace. Siamo la squadra che tira più in porta? Meritare e ottenere sono due cose diverse, le vittorie si devono meritare e noi giocheremo sempre per meritarle”.

Redazione C5Live
*Foto: UEFA

 



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