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Cures, vincere e sperare. Ramazio: "Playoff? Pensiamo a fare il nostro, poi si vedrĂ "

 11/04/2024 Letto 320 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Redazione
Società:    US CURES





A una giornata dal termine della regular season, il Cures è ancora in corsa per un piazzamento playoff, anche se una vittoria nell’ultima di campionato contro la Domus Chia potrebbe non bastare. La squadra di Passo Corese, infatti, insieme alla Jasnagora, si trova a -1 dall’accoppiata Club Sport Roma-Conit Cisterna, formazioni che occupano a pari merito gli ultimi due slot disponibili per gli spareggi.

SPERANZA - Nicolò Ramazio analizza il momento quando mancano quaranta minuti effettivi al termine del campionato: “Non saremo artefici del nostro destino e così è sempre più complicato, però la matematica ancora non ci ha condannato. Certo, se ci fosse bastata una vittoria, sarebbe stato tutto più facile, ma non è questa la nostra situazione. Dovremo sperare in degli incroci sugli altri campi, e questa è una cosa che non si può preparare e sulla quale non abbiamo nessun tipo di potere. In ogni caso, finché c’è la possibilità, ci speriamo e ci crediamo: dobbiamo fare il nostro dovere e vedremo cosa accadrà”.

CONCENTRAZIONE ALTA - Sabato, contro il fanalino di coda Domus Chia già retrocesso, il Cures dovrà vincere e sperare in buone notizie dalle altre gare in programma: “Spesso si cade nel tranello della partita semplice perché affronteremo l’ultima in classifica e qualsiasi risultato uscirà loro rimarranno ultimi. Sembra una sfida già scritta, ma questa è la mia paura più grande, l’unico errore in cui possiamo incappare - avverte Ramazio -. La graduatoria dimostra che probabilmente a oggi siamo più pronti di loro, ma dovremo giocare al massimo delle nostre possibilità, come credo e spero facciano anche loro. Dobbiamo vincere per forza: approcciare il match in maniera sbagliata sarebbe un errore molto grave, ma penso che siamo tutti abbastanza intelligenti da capire quanto sia importante questa partita. Loro sicuramente non verranno dalla Sardegna per fare una passeggiata: al contrario, facendo una trasferta così lunga, io stesso giocherei con il coltello tra i denti in ogni caso, anche se fosse stata un’amichevole”, conclude Ramazio.


Paolo Trotta 



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