L'INTERVISTA - Il tempo è galantuomo. Un decennio fa si preparava a trascinare la Brillante allo scudetto Under 21. Otto anni or sono "matava" la Spagna in semifinale all'Europeo U21 di San Pietroburgo. Finalmente Andrei Bordignon diventa grande con la Nazionale, godendosi il primo centro con l'Italfutsal di Menichelli, ok 7-2 nella seconda amichevole contro la Romania.

SALTO DI QUALITA' - "Segnare con questa maglia è un'emozione indescrivibile". Un gol, il primo con la Nazionale maggiore, diviso equamente in due. "Dedicato a mia moglie Anna e mia figlia Ana Lua. Sono tutto per me, e mi sopportato pure". Sorride, poi diventa serio. "Dispiace essere arrivato a questi livelli soltanto ora, potevo farlo prima. So che ho sbagliato, ma sono pur sempre salito con le mie gambe". In un crescendo rossiniano Andrei Bordignon è allo zenit. "Le convocazioni di Menichelli hanno dimostrato che le porte sono aperte a tutti - ci dice il difensore della Luparense - e io darò al massimo per continuare a fare parte del nuovo corso". io, Andrei... al massimo. "L'anno scorso ho fatto bene al Montesilvano nel mio primo anno in serie A - conclude - adesso sono nel club più titolato al mondo, e voglio alzare più trofei possibili". Scusate il ritardo.

Pietro Santercole

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