IL PERSONAGGIO - Pochi mesi fa festeggiava la promozione in Elite con la Bellator, ora è in Serie D. Ma a Silvia Vellucci non è andata poi così male. La strada per riprendersi ciò che ha lasciato è lunga, lunghissima – forse impossibile – ma intanto la giocatrice si sta togliendo soddisfazioni a suon di gol. Trentaquattro per l'esattezza, determinanti per il primo posto del Castro dei Volsci, l'unica squadra della categoria ad aver vinto tutte le partite. “La Serie A richiede tempo, determinazione e tanti sacrifici – dice Silvia – purtroppo ho dovuto mollare per lavoro. O la si affronta nel modo giusto, oppure non puoi giocare a quei livelli. L'anno scorso, noi ragazze lo abbiamo dimostrato vincendo il campionato con le nostre forze”.

PRESENTE - Il passato è passato. Il presente si chiama invece Castro dei Volsci: “Un gruppo di amiche che insieme fanno una squadra. Un'alchimia che può portare a vincere le partite e a volte anche i campionati...”. Nello spogliatoio, però, guai a parlare di Serie C: “La promozione? Sinceramente non ci pensiamo – confida Vellucci – il nostro unico pensiero è quello di far bene ogni sabato, poi si vedrà”. Un terzo dei gol del Castro li ha realizzati lei. E sabato, contro il Real Terracina, arriverà anche la 100esima rete stagionale.

AMBIZIONE - “Spero di esserci, ma non è detto. Anche quest'anno, causa lavoro, sono poco presente e ho saltato parecchie partite. Ho iniziato a giocare a questo sport quando avevo 13 anni – spiega la giocatrice sfogliando l'album dei record – e sono arrivata ad alti livelli forse troppo tardi, ma va bene così. Oggi vedo questo sport in maniera diversa. Mi alleno, sto con le mie amiche e mi diverto, giocando con correttezza e passione. Non nascondo che mi piacerebbe tornare a competere ad alti livelli, magari un giorno...”. E magari con il Castro dei Volsci.

Francesco Puma

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