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Giovanili: presente chiaroscuro, ma il futuro promette l»â„¢Arcobaleno

 28/04/2017 Letto 1172 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:   
Società:    ONELABOCRA LAER





In attesa della Coppa Provincia a cui prenderà parte la prima squadra, ci tuffiamo nelle giovanili con Andrea Conti, mister di Giovanissimi e, nell’ultimo periodo, anche della formazione degli Allievi, per un bilancio sulla stagione delle due categorie


GIOVANISSIMI – La stagione dei Giovanissimi del Real Arcobaleno non è stata esattamente brillante, e questo il mister lo sa bene. Ma si può lavorare su qualcosa di molto interessante, come lui stesso spiega: “I giovanissimi li seguo da inizio stagione: sicuramente i risultati non sono dalla nostra parte, considerando che nel girone di ritorno abbiamo ottenuto solamente tre punti. Il problema sta nel numero: a inizio stagione eravamo circa 12-15 elementi, poi a gennaio se ne sono aggiunti altri 6-7 ed ecco che lavorare con un gruppo di 20 elementi è complicato. Dei ragazzi che sono in rosa dall’inizio ce ne sono almeno 9 che hanno ampi margini di miglioramento e, se avessimo potuto lavorare in modo più diretto, avremmo potuto ottenere una crescita più veloce. Ora ce ne sono alcuni che passeranno agli Allievi, soprattutto i 2002 che vedo pronti per il salto, mentre per chi resta sono fiducioso che potremo toglierci delle soddisfazioni”.

ALLIEVI – La categoria Allievi era stata seguita per tutto l’arco della stagione da Enzo Marinelli, che a 5 giornate dal termine ha dovuto lasciare per motivi personali. Da quel momento la squadra è stata affidata ad Andrea Conti: “Con loro dobbiamo lavorare molto sulla testa: sono bravi, abbiamo pareggiato con la capolista, Fortitudo Pomezia, che poi è arrivata seconda. Vincevamo 4-2 a due minuti dal termine con un rigore sbagliato oltre ad altre occasioni: alla fine ci hanno pareggiato. In altre occasioni abbiamo anche perso contro squadre più alla nostra portata, solo per mancanza di concentrazione. Devono crescere come giocatori, devono mettersi in testa di poter diventare calciatori professionisti. Non possono rimanere con la concezione di puro divertimento, altrimenti si viaggia sempre  nella mediocrità, senza fare il salto di qualità. In ogni caso credo che entrambe le squadre abbiano le potenzialità per crescere, anche perché vedo che seguono molto i miei consigli e le mie regole”.


Alessandro Pau



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