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Lecco, parola dell'ottimista Arellano: «Cominciamo ad avere una nostra identità »Âť

 02/11/2017 Letto 643 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    LECCO





Un giocatore dal curriculum invidiabile. Esperienze in Serie A, in nazionale, secondo in Copa America. Oggi scende in campo con la casacca del lecco, nel girone A della serie cadetta e aiuta la società nei lavori della scuola calcio.

SCELTE – Un atleta del calibro di Esteban Arellano ne ha vissute di esperienze. Esperienze fatte di scelte, di emozioni. Oggi si dice felice della sua vita a Lecco. “Sono contento della scelta fatta, avevo altre alternative però sentivo che questa era quella giusta e il tempo lo sta confermando. La città mi piace e mi trovo molto bene con la società e con la squadra” racconta Esteban, un veterano della serie B, grazie ai successi con Putignano, Martina e Civitella. Ma non solo: il secondo posto in Copa America nel 2011, quando il torneo si disputò a Buenos Aires; la serie A giocata col Martina, condividendo il futsal con Basile, attuale tecnico del Cisternino. Un giocatore di esperienza.

OGGI – Esteban ha quasi sempre unito il suo lavoro da giocatore con quello di preparatore atletico. Ed è quello che fa anche adesso, aiutando i giovani del Lecco. “Collaboro con Alessio Bonamoni nella scuola calcio, dove lui già lavora molto bene e nella prima squadra cerco di dare una mano a mister Seghetti sopratutto con i ragazzi giovani” il racconto di Arellano, al quale però è chiesto di essere decisivo soprattutto sul parquet. “Sapevo che partivamo "svantaggiati" nel confronto con tante squadre perché siamo una squadra tutta nuova; però, togliendo Aosta (4-1 la sconfitta rimediata), penso la squadra cresca sempre di più. Stiamo cominciando ad avere una nostra identità”. Se lo dice Arellano, c'è da fidarsi.

Marco Panunzi



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