Lecco, parola dell'ottimista Arellano: «Cominciamo ad avere una nostra identità »Âť
Un giocatore dal curriculum invidiabile. Esperienze in Serie A, in nazionale, secondo in Copa America. Oggi scende in campo con la casacca del lecco, nel girone A della serie cadetta e aiuta la società nei lavori della scuola calcio.
SCELTE – Un atleta del calibro di Esteban Arellano ne ha vissute di esperienze. Esperienze fatte di scelte, di emozioni. Oggi si dice felice della sua vita a Lecco. “Sono contento della scelta fatta, avevo altre alternative però sentivo che questa era quella giusta e il tempo lo sta confermando. La città mi piace e mi trovo molto bene con la società e con la squadra” racconta Esteban, un veterano della serie B, grazie ai successi con Putignano, Martina e Civitella. Ma non solo: il secondo posto in Copa America nel 2011, quando il torneo si disputò a Buenos Aires; la serie A giocata col Martina, condividendo il futsal con Basile, attuale tecnico del Cisternino. Un giocatore di esperienza.
OGGI – Esteban ha quasi sempre unito il suo lavoro da giocatore con quello di preparatore atletico. Ed è quello che fa anche adesso, aiutando i giovani del Lecco. “Collaboro con Alessio Bonamoni nella scuola calcio, dove lui già lavora molto bene e nella prima squadra cerco di dare una mano a mister Seghetti sopratutto con i ragazzi giovani” il racconto di Arellano, al quale però è chiesto di essere decisivo soprattutto sul parquet. “Sapevo che partivamo "svantaggiati" nel confronto con tante squadre perché siamo una squadra tutta nuova; però, togliendo Aosta (4-1 la sconfitta rimediata), penso la squadra cresca sempre di più. Stiamo cominciando ad avere una nostra identità”. Se lo dice Arellano, c'è da fidarsi.
Marco Panunzi