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Meta, Musumeci spaventa Pesaro. Ma Colini ha un Borruto spaziale

 13/10/2018 Letto 556 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    META





La Meta Catania Bricocity è sulla strada giusta. Bisogna non guardare oggi la sconfitta ma la personalità della squadra, la voglia di aver tenuto testa e messo paura a Pesaro per buona parte della gara, Bisogna convincersi sempre di più della forza di questo gruppo rossazzurro straordinario. Alzare sempre più il livello e stavolta non basta un solo primo tempo fatto da grande squadra alla novella Meta Catania Bricocity. Peccato perché i ragazzi di Samperi hanno tenuto testa alla Italservice Pesaro per tutto il primo tempo sprecando anche ad inizio ripresa più volte il vantaggio. Il castigo decisivo ha un nome Borruto autentico trascinatore dei padroni di casa.
 
LA PARTITA - Italservice istant-team costruito per vincere qualcosa subito, una squadra forte e ricca di grandi individualità. Una Meta Catania Bricocity terribilmente arrabbiata, vogliosa di riprendere i punti perduti nelle prime due giornate nonostante alle ottime prestazioni. Ubriacante e Perfetto l’avvio dei rossazzurri, con il recupero palla perfetto, l’aggressione di Carmelo Musumeci col suo tiro respinto ma in traiettoria arrivava ancora lui Super Alex Constantino a depositare il vantaggio. Samperi indiavolato in panchina accompagnava ogni giocata dei suoi, con Pesaro nervosa e frastornata. Gara dai ritmi forsennati, dalla massima applicazione e nell’andare a sfruttare ogni minima sbavatura per cercare l’impresa contro una super squadra come quella biancorossa. Prestazione che passava dalla prestazione di tutti: da super Perez tra i pali, doppia parata su Borruto, all’agonismo esasperato nei gialli di Taborda per Pesaro e Amoedo e Ernani per la Meta Catania. Sprechi e piattoni non perfetti come quello di Amoedo che non riusciva a mettere dentro il possibile raddoppio. Raddoppio che però arrivava a metà ripresa, in contropiede avviato da Azzoni, con il controllo perfetto e lo “scavetto” sublime del capitano Carmelo Musumeci. Pala Pizza ammutolito da una Meta Catania Bricocity pazzesca. Goduria che però durava poco perché Borruto centrava il legno e sulla respinta trovava una poco attenta e reattiva difesa rossazzurra che permetteva al numero dieci di depositare in rete. Proprio Borruto teneva a galla i suoi con una giocata pazzesca che mandava fuori giri Ernani e depositava il 2-2. A quattro dalla fine succedeva di tutto: prima super Perez a chiudere tutto, poi la bomba di Salas che passava nel punto giusto insaccandosi all’incrocio. Rimonta sorpasso di Pesaro, ma subito reazione Meta Catania che non staccava mai la pressione e con Azzoni bucava con un tiro da distanza siderale la porta di casa, 3-3. Emozioni a non finire e spettacolo puro per il pubblico: Caputo con una giocata perfetta sorprendeva Perez per il nuovo vantaggio di Pesaro, ma l’ossigeno e il vulcano Meta non smetteva di pressare. Gli uomini di Samperi con possesso palla, personalità, pressione e voglia venivano su e a quaranta secondi dalla fine della prima frazione sfruttavano una palla inattiva con Ernani li, nel punto giusto per il 4-4 che chiudeva tra gli applausi la prima frazione. Nella ripresa stessa applicazione e voglia degli etnei che sprecavano l’impossibile nei primi tre minuti, soprattutto nel piattone di Azzoni non cattivo dove il portiere di Pesaro respingeva. Stesso discorso per Tres che perdeva il tempo sulla giocata perfetta di Amoedo. Non sprecava invece la maturità di giocatori come Borruto che inventava una giocata portando a spasso la difesa, trovando poi l’angolino del 5-4. La Meta Catania Bricocity però stavolta non mostrava la stessa tranquillità del primo tempo, buttando spesso il pallone. Pesaro furbescamente aspettava e poi segnava: prima palla inattiva di Fortino bravo in gioco acrobatico e poi ancora Fortino spaccava la porta con un tiro sotto la traversa.
 
FINALE SENZA STORIA - A cinque dalla fine i ragazzi di Samperi staccavano la spina, nonostante il tentativo del portiere di movimento. Onorio prima sfruttava la porta sguarnita e poi andava ancora in gol per il 9-4, che puniva eccessivamente la Meta Catania. Finiva cosi con la seconda sconfitta per gli uomini di Samperi, ma non deve scalfire nulla, deve anzi solo rafforzare la voglia di crederci ed il primo tempo è lo specchio di tutto. Alzare l’asticella della fiducia, della voglia di fare gol e di credere sempre nell’impresa. Adesso venerdì l’Acqua&Sapone al PalaCatania per provare l’impresa.
 
Ufficio stampa Meta Catania


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