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Musti, lo "strano" percorso. "Con l'Argentina voglio un'Italia di temperamento"

 09/04/2019 Letto 956 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Pietro Santercole
Società:    ITALIA





Lo strano percorso, direbbe Max Pezzali. Lo strano percorso di una Nazionale un tempo nel gotha del futsal Mondiale, chiamata a ripartire da zero a causa di un quadriennio così deleterio da averla portata dal terzo al settimo posto del Ranking Uefa, cancellando decenni di storia. Un strano percorso, a cui non eravamo abituati, con cui ora dobbiamo convivere.
 
IDEE CHIARE per Alessio Musti. Il nuovo cittì Azzurro ha iniziato quello strano percorso di buzzo buono, rialzando l'Italia con due successi in Romania - ne avevamo un disperato bisogno - e ora, per quanto complicato e imprevedibile, ha voglia di cominciare a camminare a passo spedito, convinto che tutto può cambiare, niente resta com'è. "In questo inizio di raduno non sto pensando ancora ad Argentina e Bosnia, c'è tempo per la parte tattica - spiega - prima voglio ritrovare il filo conduttore che ci ha fatto iniziare il nostro percorso in un certo modo. Dobbiamo riprenderlo, ho trovato i ragazzi abbastanza bene, c'è molto entusiasmo". Lo strano percorso ha una tappa fondamentale nelle qualificazioni ai Mondiali lituani del 2020, bisogna gettare le basi per trovare l'altezza della situazione per il Main Round di ottobre, in questo contesto si inserisce il triangolare di Pescara. "Con l'Argentina (domenica alle ore 18.15, diretta su Rai Sport HD, ndr) mi aspetto una partita intensa, particolare, perché c'è rivalità fra i tanti giocatori che militano nel nostro campionato. Voglio un'Italia di temperamento".
 
 
I PRECEDENTI dicono che, in dieci confronti diretti, abbiamo vinto sette volte. Due i pareggi. Non perdiamo con la Selecciòn da 21 anni, dalla finale del Mundialito datata 1998. Musti dà ai numeri il giusto peso. "Dieci precedenti non sono poi così tanti e poi era da molto tempo che non ci giocavamo - sottolinea - ogni partita ha un percorso diverso. L'Argentina, inoltre, ha compiuto un'exploit nell'ultimo quinquennio, che l'ha portata a vincere un Mondiale. Noi, invece, dobbiamo recuperare le attitudini delle grandi nazionali, rubare gli aspetti mentali di un'avversaria che in questo momento è più avanti di noi, cercando di invertire la tendenza negativa degli ultimi anni".
 
MARCELINHO E BISCOSSI rappresentano le novità maggiori del secondo ciclo di amichevoli di preparazione alle Qualificazioni Mondiali, ciò che in Romania era stato di fatto Ugherani. "Le convocazioni sono legate al rendimento - spiega il cittì Azzurro - Marcelinho è un giocatore che di gol ne ha sempre fatti (capocannoniere di Serie A ai tempi del Futsal Isola, ndr) oggi al Pesaro con Colini è migliorato in fase difensiva e secondo me ha ulteriori margini di miglioramento. Biscossi? E' in forma eccezionale - conclude - la dimostrazione che stiamo guardando a tutto tondo, come per la convocazione di Castagna: chiunque abbia un buon rendimento può far parte del nostro gruppo". Già, per questo strano percorso c'è bisogno di tutti.
 
Pietro Santercole


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