Chiamatela partitissima, o perché no “partidazo”, fra due fra le più grandi realtà sportive esistenti che hanno in comune secoli di interscambio politico-culturale. Chiamatela verifica dello stato di forma di una Nazionale che prova a rialzarsi dopo una crisi senza precedenti. Italia-Argentina è, più in generale, un evento mediatico dalle proporzioni incommensurabili e segna il ritorno del futsal in Rai, la prima emittente a scommettere sulla disciplina sportiva con il pallone a rimbalzo controllato.

UNA VOCE STORICA per la diretta tv su RaiSport HD, sabato alle ore 18.15, anche se a Lucio Micheli non piace particolarmente essere “etichettato” come una voce storica. “Sono innanzitutto un appassionato di calcio a 5 - ride - siamo molto fortunati a poter trasmettere Italia-Argentina: una partita dal fascino particolare, una sorta di derby, certamente un’emozione anche per me. Non ci sarà nessun commento tecnico perché è una scelta dell’azienda, che opererà nello stesso modo per la Coppa Italia di calcio, ma coinvolgeremo comunque molti esponenti del calcio a 5 durante l’ampia diretta. Ci saranno piacevoli sorprese che scoprirete, è già da una settimana che la stiamo preparando con il regista Roberto Gambuti. Il futsal ha un linguaggio più tecnico del calcio, bisognerà utilizzare un linguaggio appropriato, preparare una partita del genere non sarà facile, ma è nostra ferma intenzione fare un prodotto fruibile a tutti, semplice per allargare il più possibile la base dei telespettatori”.

L’OCCASIONE di trasmettere una partita sold out da tempo, senza più posti disponibili al Pala Giovanni Paolo II, è un nuovo inizio della collaborazione fra RAI e Divisione. Tutto nasce da un'altra delle idea sulla visibilità del presidente Montemurro e da un incontro con Auro Bulbarelli e Gianni Cerqueti di qualche mese fa. “Dovevo esserci anche io - rivela Lucio Michieli - ma poi ho dovuto presenziare un altro evento. Mancava il calcio a 5 nel nostro palinsesto e sono felicissimo che verranno trasmesse le semifinali e finali scudetto della Serie A femminile, una partita in chiaro può avere qui da noi un certo successo”. Non sarebbe certo la prima volta. “Ricordo Italia-Spagna a Napoli, in quell’occasione ci fu una media di 250 mila telespettatori. Anche per le finali di Coppa Italia a Padova, nell’anno in cui vinse la Lazio di D’Orto, oscillammo fra i 150 e i 200 mila. Numeri eclatanti per una disciplina sportiva come il calcio a 5”.

IN BUONE MANI con Lucio Michieli, dunque. Non solo un esperto giornalista, ma anche un appassionato, a capo di una società di futsal, il Città Eterna. “Esiste da 12 anni - conclude - abbiamo una squadra in Serie D, ma il nostro intento primario è quello di scommettere sul settore giovanile. Quando tutti capiranno che bisogna partire dai Pulcini, il calcio a 5 crescerà ulteriormente”. Ora però spazio a Italia-Argentina, una partitissima da godersi sulle tribune del Pala Giovanni Paolo II, in alternativa coccolati dalle calde braccia di Mamma Rai.

Pietro Santercole

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