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"Progetto David", Calabria non si ferma mai: "Sono un pacato rivoluzionario"

 10/05/2019 Letto 1346 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





Lo zampino di David Calabria nel successo del Progetto Futsal, formazione capace di vincere il campionato di Serie D. Questo e molto altro nell'intervista al presidente dell'AIPPF.

C’è il tuo zampino da “tutor” in questo trionfo…
Ebbene sì. Da direttore tecnico, o meglio tutor della mia pupillla mister Micaela Torrente, ho dato una mano a una squadra che, però, a questa mia mano ha dato vene, pelle, ossa, potenza ed agilità. Un mister competente, una squadra “con la bava alla bocca”, capace di battere in campionato una Lazio stellare ed internazionale, e di essere una vera “testuggine” con soli 19 gol subiti in 19 partite; una società sempre presente: questi gli ingredienti della ricetta di questa dolce annata.

E intanto hai lavorato tanto sulla crescita della “Scuola Portieri David Calabria”.
Tantissimo. Ho investito l’intero anno nella costruzione di qualcosa di molto importante: il lavoro su tre sedi a Roma, la creazione di un’ulteriore sede in Puglia, con uno straordinario progetto annesso di cui presto saprete. L’attivazione del progetto “Scuola Mobile”, con formazione direttamente sul campo di preparatori per alcune società selezionate. La realizzazione del progetto “Scuola Equipe”, dove con il fido coordinatore Carlo Celani abbiamo creato un qualcosa di incredibile, un gruppo di lavoro di circa 20 persone trasversali nel mondo del futsal, con cadenzati incontri di formazione e confronto sulla preparazione del portiere.

E in più avanza anche l’AIPPF, Associazione Italiana Preparatori Portieri Futsal, di cui sei presidente e co-fondatore.
Anche qui non ci fermiamo mai. Con Shindler, Nogara, Costanzi e Mancini abbiamo ideato e prodotto un piccolo magazine mensile online gratuito, e organizzato il nostro nuovo Master a Padova per il 22 giugno 2019. Dietro le quinte, inoltre, la continua attività di sensibilizzazione verso le istituzioni per il raggiungimento di quel sogno/obiettivo del riconoscimento del ruolo specifico nel futsal. Direi che siamo alla resa de conti finale: abbiamo promosso e proposto tutto il possibile per questo scopo. Speriamo che le istituzioni abbiamo la consapevolezza che, laddove vogliano, potrebbero avviare un qualcosa di epocale per il ruolo.

Raccontaci il David Calabria allenatore “nascosto”.
Sono uno studioso incontentabile, procacciatore di stimoli. Come allenatore, mi innamoro delle mie squadre e do il massimo al mio atleta che richiede e merita. Ho fatto un po' di tutto: portato atlete dal nutrizionista; mi sono “buttato” in mezzo a tifosi avversari per difendere con fermo garbo i valori di una mia giocatrice; allenato in privato miei atleti/e che mi chiedevano di migliorare tecnica o atletica, o per dissuadere dalla loro volontà di mollare. Mai e dico mai per riconoscenza, anche perché non sarebbe una variabile da me gestibile, ma semplicemente per dare il me possibile a loro.

Insomma, in un modo o nell’altro non ti fermi mai.
Sono un pacifico vulcano, o un pacato rivoluzionario, scegliete voi. Aver creato il movimento dei preparatori, aver condotto il primo clinic assoluto nel calcio a 5 circa 15 anni fa, vedendone ora centinaia fatti da allenatori e preparatori bravissimi che, come me, credono nella formazione e condivisione. Tutto questo mi rende indubbiamente fiero, ma essere stato il primo non ritengo sia un merito, ma un’intuizione felice, che ti porta tuttavia ad una costante responsabilità verso tutte quelle persone che ti seguono e credono in te e nelle tue idee.



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