Il compito di riscattare una stagione a dir poco deludente è sulle spalle di Domenico Luciano. Spetterà al tecnico, infatti, riportare in alto il nome della Lazio: “Sarà tutto condizionato, però, dalla categoria che faremo”, la precisazione immediata e doverosa del nuovo allenatore biancoceleste.

 

TRATTATIVE IN PIEDI Determinante, ovviamente, anche il mercato: “Ci sono diversi trattative in piedi, stiamo valutando molti profili e nei prossimi giorni contiamo di chiudere altre operazioni”, continua Domenico. La base intanto c’è: “Tra riconferme e tre-quattro nuovi innesti l’intelaiatura della squadra è stata formata”. Per gli obiettivi, invece, bisogna aspettare: “In A2 punteremmo a un campionato di vertice, in A alla salvezza”. Ciò che non muterà sarà la tipologia di lavoro che il tecnico adotterà: “A tal proposito, la categoria cambierà poco o nulla: servirà consapevolezza dei propri mezzi, per crescere tatticamente e tecnicamente. Voglio una squadra organizzata, che sappia leggere le situazione e interpreti il calcio a 5 con il giusto spirito”. Allenare la Lazio rappresenta allo stesso tempo un onore e un onere. “Se consideriamo anche le due esperienze da vice D’Orto, questa è la mia terza avventura in biancoceleste, e, anche in passato le responsabilità erano grandi. Avevamo il dovere di vincere, infatti abbiamo alzato una Coppa Italia e raggiunto una semifinale scudetto”, ricorda Domenico, che poi conclude. “L’onore di allenare questo club è rimasto lo stesso, diciamo che forse l’onere ora è maggiore. Non avendo i mezzi dell’era D’Orto, dovremo sfruttare al massimo le risorse a disposizione”. Sperando nel giusto mix: “Bravura e fortuna”.

 

Ufficio stampa Lazio