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Bassa, Grazioli dedica il gol al D.S. Bekim. «Ora passiamo il turno col Bondanello»

 25/09/2019 Letto 442 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:   
Società:    BASSA UNITED





Inizia nel migliore dei modi la stagione dei parmensi della Bassa United: Marco Grazioli, uno dei più esperti del roster, e i suoi compagni liquidano il CUS Parma con una vittoria all’inglese e si apprestano al test cruciale Bondanello. Sorenti vuole blindare il passaggio del turno. 

PRIMA USCITA - “Sapevamo che la partita non sarebbe stata delle più semplici, mister Sorenti in settimana ha voluto farci entrare nell’idea che la gara doveva essere di totale attenzione. Nel primo tempo abbiamo dovuto in qualche modo fare una specie di rodaggio, nel secondo sono uscite le nostre individualità”, in questo modo Marco Grazioli saluta il primo impegno ufficiale della Bassa United: la prima gara di Coppa Emilia, il derby vinto 2-0 contro il CUS Parma, nel quale il 35enne ha segnato il primo gol ufficiale del club della nuova annata. “La mia rete nasce dall’assist di Muca, l’80% è merito suo e della sua azione solitaria. Lo voglio dedicare al nostro direttore sportivo Bekim, una persona che merita qualsiasi palcoscenico in questo sport e che vuole bene ai suoi giocatori”.

ESPERIENZA – Un giocatore esperto. Un ragazzo che ne ha viste tante. Coi suoi 15 anni di attività nel futsal può davvero parlare senza quasi rischiare di essere smentito. “Un gruppo di giocatori come il nostro, come quello che abbiamo noi quest’anno, in una categoria come la C2 non si trova facilmente. Ora dobbiamo andare a giocare la seconda gara con entusiasmo e voglia, per mettere l’ipoteca sul passaggio del turno: premiamo l’organizzazione della società, se lo meritano”. La Coppa emiliana è impietosa, praticamente non lascia margine d’errore: passano solo le prime classificate dei gironi di tutta la regione e ne seguono i destini solo le due migliori seconde. Marco sa già cosa aspettarsi dalla prossima gara. “Il Bondanello l’ho già incontrato diverse volte. Come noi anche loro hanno cambiato tanto, quindi non so di preciso cosa ci troveremo di fronte. Però so che sono sicuramente organizzati e hanno un campo diverso dal nostro, che potrebbe metterci in difficoltà”. Ma una cosa è certa: i grandi gruppi le difficoltà le superano.


Marco Panunzi



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