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Il punto sulla #SerieC. Virago, Alaimo: «Ora lo sport passa in secondo piano»Âť

 22/03/2020 Letto 649 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    VIS VIRAGO





Il massimo campionato regionale femminile come gli altri è fermo per l’emergenza Coronavirus. Stante l’incertezza sul proseguimento o meno dei tornei, l’occasione è ghiotta per tracciare un bilancio, auspicabilmente parziale, di tutte le squadre della C laziale. Carlo Alaimo, timoniere della Vis Virago, si augura che torni presto il tempo di divertirsi sul campo, mentre si guarda alle spalle e ripercorre il cammino delle sue atlete.

LO STOP – “Ovvio che questa sosta sia giusta, anzi forse sarebbe dovuta arrivare anche prima. Anche noi siamo fermi, lo siamo ormai dal 5 marzo: all’inizio avevamo detto alle ragazze di allenarsi singolarmente per non perdere troppo la condizione fisica, ma poi, visto l'espandersi dell'epidemia, abbiamo preferito per il bene di tutti stare a casa e uscire solo per l'indispensabile”, questo il punto di vista di Carlo Alaimo, allenatore della Vis Virago, riguardo il periodo di congelamento che è costretta a vivere, al pari di tutte le competizioni sportive, la Serie C femminile laziale. Lo stop perdura da 22 giorni e le direttive e i propositi governativi vanno nella direzione di perpetuare quanto visto finora e inizialmente programmato fino al 3 aprile, lasciando non pochi dubbi su quando e come si potrà chiudere la stagione in corso. “In questo momento lo sport deve passare in secondo piano. Ad oggi è difficile dire se i tornei riprenderanno, quello che ci auguriamo tutti è che possano essere portati a termine, in primis perché vorrebbe dire essere usciti da questo incubo, e solo dopo per non guastare il lavoro che le società hanno fatto fino allo stop”.

BILANCIO – Innaturale affrontare discorsi del genere lungo il percorso. A 4 gare sulla carta dal termine, tutto bisognerebbe fare fuorché ragionare su quanto fatto, magari cullandosi su queste riflessioni come se gli impegni ufficiali fossero finiti. Ma il tempo che viviamo non è ordinario e manifesta la possibilità di guardarsi indietro e analizzare il proprio cammino. “Posizione di classifica? Diciamo che siamo in linea: ad inizio stagione dovevamo creare da zero un nuovo gruppo e cercare di fare il meglio possibile per mantenere la categoria. Tutto quello che sarebbe venuto in più sarebbe stato qualcosa di magnifico. In alcuni momenti della stagione sembrava che avremmo potuto centrare i playoff, ma poi l'esperienza e l'affiatamento di squadre già collaudate nel tempo ha fatto la differenza e quel sogno piano piano è svanito. Senza però abbatterci, perché sapevamo che il nostro vero obiettivo era un altro”. Ed è stato raggiunto, sebbene ancora non ci sia la matematica a dirlo, a suon di poker: 8 vittorie decisive divise in due perfette metà, la prima a cavallo tra ottobre e novembre mentre la seconda interamente a febbraio. San Lorenzo, Tor Sapienza, Santa Gemma e Maranola le vittime di questi due momenti della stagione, statistiche alla mano per la compagine di casa al Roma 3Z è bastato superare le squadre piazzate peggio per salvarsi. “L'unico vero rammarico è stata la Coppa Lazio. Abbiamo dovuto affrontare subito la corazzata di Calabria, nonostante ciò usciti per due sconfitte di misura e credo che saremmo potuti passare anche passare noi. Lo dico senza presunzione, se avessimo battuto loro al 99% saremmo approdati in Final Four”.

IL FUTURO – Rammarico e rimpianti a parte, un domani ci sarà. Vero che la situazione in stand-by non rende automaticamente salva la Virago, alla quale mancano ancora dei punti per potersi definire tale, ma Carlo è soddisfatto di quanto mostrato da Graniglia e socie. “Credo che questa squadra abbia dimostrato che c'è e che vale: deve solo assemblarsi ancora meglio e credere di più nel potenziale che ha, sia nel collettivo che nei singoli. Dico singoli perché qualche giocatrice, fino ad oggi, ha mostrato un miglioramento o una maggiore consapevolezza dei propri mezzi rispetto all’inizio”. L’augurio è che la Vis possa mostrare altri passi in avanti nelle 4 uscite finali dell’annata 2019/2020, chiudendo, nel caso della squadra di Alaimo, il cerchio su una stagione assimilabile ad un ‘anno zero’, una rivoluzione. “Io il campionato lo riprenderei anche se questo dovesse avvenire a maggio inoltrato, considerando ovviamente i tempi tecnici dei tesseramenti in scadenza. Non ci rimane che superare questo bruttissimo momento e tornare sul campo a lavorare. Ma sopratutto a divertirci”. Sperando che ciò possa avvenire in tempi brevi.


Marco Panunzi



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