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Mestre, Biancato conosce Regondi: "In Serie A2 per salvarci. Ma..."

 17/06/2020 Letto 591 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    CITTA DI MESTRE





Dopo lo staff è giunto il tanto atteso momento della rosa che il prossimo anno calcherà i terreni di gioco della serie A2. E non si poteva partire con il Capitano, fresco di triennale, con la C maiuscola senza nessun dubbio. Nicolò Biancato con il Campello Motors Città di Mestre da quando era in serie C2 otto anni fa e ora alle soglie di quel sogno che un giorno confessò a mister Davide Campagner. “Un sogno, ed esserci arrivati con il Città di Mestre lo è ancora di più.” Ricorda Biancato. “Sono rimasto l’unico e adesso è tornato Ciro Peron. Arrivare sino a qui era l’obiettivo sino all’inizio. Quando c’era ancora Davide Campagner, e in macchina stavamo raggiungendo Marco Chiozzotto, ci eravamo detti che in cinque anni avremmo raggiunto la serie A2. Adesso essere riconfermato per altri tre anni è la dimostrazione di aver fatto qualcosa di buono, di aver lasciato una buona impressione".
 
LA CHIAVE DI VOLTA Tanti compagni passati, ma Nicolò che rimane, chiave di volta di una rosa che lo scorso anno sembrava aver raggiunto l’apice con un gruppo incredibile. “Nell’ultima stagione tutti si sono messi allo stesso livello. Nonostante ci fossero giocatori che avrebbero potuto esibire il loro curriculum, come le reti che si portava dietro Marinio Aalders, o gli anni di serie A di Crescenzo, tutti si sono messi a disposizione del gruppo e hanno lavorato per un solo obiettivo. E merito di questo cambiamento è stato sicuramente mister Antonio Candeo con Carlo Toso che hanno mostrato la via giusta alla squadra. Umiltà e guida per i più giovani, quello che ci servirà il prossimo anno". Stagione che partirà, quando partirà, con ai nastri di partenza il coloro arancionero del Città di Mestre. “Ormai è questione di ore per l’ufficialità. Il comunicato federale parla che saranno promosse le prime dei gironi. E noi dalla prima giornata sino a quando è finito tutto siamo stati sempre in testa e non credo che nessuno possa mettere in dubbio la nostra promozione". Un solo rammarico. "Anche se le carte e tutti lo dicono che abbiamo meritato il salto di categoria, ci mancherà festeggiare tutti insieme, con il gruppo e i tifosi tutti". Altro neo la partenza dei due olandesi. “Dispiace. Hanno contribuito a creare il gruppo. Poi dal punto di vista umano hanno significato tanto e anch’io mi ero molto legato a loro. Ma la loro scelta era inevitabile. Con una famiglia a carico non avrebbero potuto permettersi di stare senza lavoro. Li sostituiremo con giocatori all’altezza. Ma loro rimarranno insostituibili".
 
LO CONOSCI Tra i nuovi mister Luigi Regondi, che Biancato conosce bene. “Ero con lui quando vincemmo il titolo con la Rappresentativa. Sarà un segno del destino che a sostituire mister Candeo, che aveva vinto il titolo con la Rappresentativa, sia stato lo stesso allenatore che lo ha poi imitato proprio alla guida del Veneto. L’uomo giusto, secondo me, che saprà continuare il lavoro iniziato la scorsa stagione. Noi siamo una matricola e dobbiamo puntare a salvarci quanto prima. Poi se dovesse arrivare qualcosa di più tutto di guadagnato". E se lo dice il Capitano…
 
Ufficio stampa Campello Motors


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