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Monforte e la sua Futsal Basic Academy: "Un nuovo modo di vedere le giovanili"

 20/07/2020 Letto 695 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:    Alessandro Cappellacci
Società:    VARIE





Educazione, rispetto e inclusione. Sono questi i tre principi sui quali si fonda la Futsal Basic Academy, la nuova realtà che, a differenza delle classiche scuole di calcio a 5, punta a formare i bambini non soltanto sotto l’aspetto sportivo, ma soprattutto su quello dell’educazione e della salute fisica e mentale.

L’INIZIATIVA - “Il progetto nasce dalla voglia di cambiare un modo di vedere il settore giovanile, in quanto nei miei anni nelle vesti di giocatrice ho sentito delle mancanze e dei bisogni che non sono stati soddisfatti”, premette Alessandra Monforte, che ha fatto tesoro dunque della sua esperienza nel calcio a 5 affinché fondasse la FBA: “Ho cercato di mettere tutto insieme nell’accademia - afferma -, a partire dalla presenza di professionisti di settori legati tra loro e al mondo del calcio, che troppo spesso vengono sottovalutati nella crescita psicofisica dei bambini”.

L’IDEA - La scintilla che ha fatto scattare in Monforte l’idea di quest’iniziativa è scoccata durante i sui studi da allenatrice: “Fondamentale, per me, è stato partecipare al corso Uefa C - spiega -, sia a livello di formazione, che per un tecnico rappresenta la base da cui partire, sia per un’apertura mentale che ho maturato nei mesi di corso. Infatti, il contatto con realtà molto diverse da quelle in cui sono cresciuta mi ha fatto capire la direzione da prendere, per dare vita a qualcosa di davvero innovativo”.

GLI OBIETTIVI - Monforte ha ben chiara quella che dovrà essere la missione della sua FBA: “Ciò che mi preme sottolineare è la scelta di curare solo l’attività di base, quindi fino ai 13 anni - asserisce -. Questo perché il mio l’obiettivo è e sarà sempre la crescita dei ragazzi che decideranno di far farne parte, perciò metterò tutta me stessa nel prepararli per la loro carriera agonistica, alla quale, tuttavia, sceglieranno autonomamente di intraprenderla”, sostiene la trainer fondana, speranzosa di vedere, un domani, un suo grande sogno realizzarsi: “Quest’accademia vuole essere un trampolino di lancio e io mi auguro, nel mio piccolo, di far innamorare i miei bambini di questo sport - chiosa -, per poi vederli, magari un giorno, vestire maglie davvero importanti”.


Alessandro Cappellacci



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