Se tre vittorie facevano una prova, quattro regalano la qualificazione alla Max Italia. La Nazionale di Bellarte ribalta il Belgio, s'impone 4-1 e vince il girone 7 con due turni di anticipo. 

 

BELLARTE è senza l'infortunato Musumeci e non recupera Nicolodi. In porta gioca ancora Miarelli, come in Finlandia: Murilo, Vieira, Merlim e Motta a completare il primo quartetto di movimento. Japa è in calore. E si vede: il top scorer della Serie A costringe tre volte Idrissi ad altrettanti grandi interventi. Al quarto è la traversa a negargli il gol, dopo una pregevole azione personale di Cesaroni. Dominiamo in largo e lungo, un tiro al bersaglio, eppure passiamo in svantaggio: Rahou s'inventa una percussione, viene lasciato un po' troppo solo, assist per Dillien (gioca in Italia in B col Sala Consilina) che si libera dell'allegra marcatura e infila Miarelli. Bellarte chiama time out, ma non serve perché l'Italia sbanda ancora qualche minuto, prima di tornare pericolosa con Merlim e Tonidandel. Lo strameritato pareggio arriva sul finire di frazione, con quel fenomeno di Merlim. Che si mette in proprio e supera (finalmente) Idrissi, di gran lunga il migliore in campo. 1-1 all'intervallo.

 

LA RIPRESA comincia esattamente come era iniziato il primo tempo, con una traversa Azzurra: stavolta colpita da Gui. Cesaroni si divora il 2-1 su un assist al bacio di Murilo, anche i Diavoli Rossi sfiorano il vantaggio con una percussione centrale di Ahmed Sababti murato da Miarelli, che si ripete sull'"italiano" del Real San Giuseppe. Un altro legno, di Motta, poi il meritato sorpasso. Su palla inattiva. Corner di De Matos, Japa Vieira trova il pertugio giusto per vincere il suo personale duello con Idrissi. E' sempre Vieira, tremendamente Viera: l'asso del Came Dosson concretizza una sontuosa iniziativa di Motta, firmando il 3-1 che di fatto ci regala la qualificazione agli Europei. C'è tempo per il 4-1 di Tonidandel (altro assist di Cainan), un tiro libero fallito da Motta. E la grande gioia per una qualificazione ad Euro 2022 che deve rappresentare un punto di (ri)partenza.