Dopo il rinvio della gara del quinto turno, causa la mancata designazione dell'arbitro, ma soprattutto dopo la sconfitta subita contro l'Atletico Romanina nella sesta giornata, il numero uno dell'Independiente Ciampino si è esposto in prima persona, lamentando un comportamento inaccettabile nei confronti del suo club.

MARCHEGIANI - “Mi è capitato spesso di leggere lamentele di alcune squadre, ma a volte le ho semplicemente ignorate - spiega Marco Marchegiani -. Quando però si subiscono torti in prima persona, tutto cambia prospettiva. L'arbitro non può essere solo contro tutti, non può arbitrare in campi “caldi” senza aiuti. Dovrebbe essere in grado di prendere le sue decisioni con tranquillità. Sentiamo spesso dire che l'arbitraggio in Serie D è pessimo, ma da cosa dipende? Noi paghiamo e ci danniamo l'anima per trovare sponsor disponibili a finanziare il nostro progetto, ma veniamo ripagati con errori e arbitri non designati”. Nell'ultimo match, perso 3-2 con il Romanina, le decisioni del direttore di gara hanno influito in maniera determinante sul risultato: “Non è possibile non convalidare un gol stando a due metri dalla porta, non è possibile inventare un fallo contro di noi, oltretutto il sesto, ed espellere senza motivo il nostro capitano. Questi arbitri vengono puniti dopo questi gravi errori? Qual è il piano di crescita? Io spero che questo sfogo possa sensibilizzare anche gli altri presidenti, perché ciò che è successo a noi potrebbe capitare a chiunque”, conclude il massimo dirigente dell'Independiente Ciampino.


Alessandro Amici

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