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Italservice, errori e tanta amarezza. Ma il sogno scudetto svanisce tra uno scroscio di applausi

 31/05/2024 Letto 253 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    PESARO





Perdere così, per un gol a 55 secondi dalla fine, fa male. Ma non cancella mai una prova, un cammino, una stagione da applausi dell’Italservice Pesaro. I biancorossi stasera – dentro a un PalaMegabox colmo di quasi 2 mila tifosi – sono stati sconfitti dalla Meta Catania 5 a 4, al termine di un incontro elettrizzante. Botta e risposta continui. Il 3 a 3 di Barichello a 2 minuti dal gong, sembrava mandare tutto ai supplementari. Invece la gran giocata di Pulvirenti a meno di un minuto dalla fine ha rimesso il muso dei siciliani avanti e le due reti (una per parte) negli ultimi istanti, hanno “solo” fissato il 4 a 5. Dopo il kappao della prima semifinale, l’Italservice è eliminata, in finale va la Meta Catania.

IL MATCH – Dopo appena 2 minuti il primo segnale che sarà una partita da urlo: Barichello si alza la palla da solo al limite dell’area e rovescia in rete un gol fa-vo-lo-so. Pesaro si gasa, il pubblico anche. L’Italservice sfiora più volte il raddoppio, ma sbatte su un grande Tornatore. Mentre la Meta appena può non perdona, con Anderson e Silvestri che ribaltano il punteggio in 5 minuti. Subiti due colpi, al 13′ è Caruso a finalizzare nel 2 a 2 una bella azione dei biancorossi. Che potrebbero effettuare il controsorpasso, ma Tornatore neutralizza due tiri liberi di Barichello e Schiochet, mentre Carmelo Musumeci a 48 secondi dal riposo infila il 2 a 3 con un sinistro a incrociare imprendibile. Nel secondo tempo l’Italservice insegue il pareggio a lungo e lo trova in power play con Barichello a 2 minuti e mezzo dal gong. Si va ai supplementari? No perché Pulvirenti si inventa il gol decisivo e a 55 secondi dal gong riporta avanti Catania. Portiere di movimento del Pesaro, ma Silvestri intercetta un pallone e a porta vuota firma il 3 a 5. Il gol di Juan Fran ad un secondo dalla fine è solo per le statistiche. L’Italservice saluta il sogno scudetto in semifinale, ma lo fa a testa altissima. E fra gli applausi scroscianti e calorosi dei suoi meravigliosi tifosi.

Ufficio stampa

 



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