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Capitan Cardillo lascia il futsal giocato ma non il Savigliano: è il nuovo preparatore dei portieri

 10/07/2024 Letto 112 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FUTSAL SAVIGLIANO





Come annunciato a fine marzo, capitan Cardillo lascia ufficialmente il Futsal giocato ma la sua avventura con la maglia saviglianese non finisce qui: da questa stagione, infatti, sarà il nuovo preparatore dei portieri della prima squadra in Serie C1.
 
Un nuovo ruolo ed anche nuove responsabilità: in questa breve intervista abbiamo ripercorso gli istanti più belli della sua carriera, i ricordi che rimarranno impressi nel suo cuore e ci siamo già proiettati al nuovo ruolo che andrà a ricoprire dall’inizio della preparazione estiva.
 
Iniziamo dalla fine: che cosa hai provato in quegli ultimi istanti sul parquet davanti al pubblico di casa con la fascia di capitano al braccio?
«Ho provato a rimanere calmo e concentrato per tutta la partita ma a pochi minuti dalla fine, quando sono uscito dal campo, è stato impossibile nascondere l’emozione. Dopo 9 anni di cui 4 da capitano, salutare il nostro palazzetto con la fascia al braccio è stato l’epilogo perfetto per un capitolo importante della mia vita sportiva. Devo dire che mi ha fatto molto piacere ricevere l’affetto di chi era presente e di chi mi ha mandato un messaggio o una telefonata nei giorni a seguire, mi ha sorpreso e sinceramente non me l’aspettavo».
 
Ora torni in squadra con un altro ruolo, ovvero di preparatore dei portieri: cosa ti aspetti da questo incarico e come pensi di poter lavorare e migliorare i giocatori a disposizione?
«Quello del preparatore dei portieri è un ruolo nuovo per me e ci tengo a ringraziare la società e Mister Lupo che mi hanno fatto immediatamente sentire la loro fiducia e la volontà di affidarmi questo incarico. In passato ho avuto la fortuna di lavorare con grandi nomi di questo sport: Tunno, Gandolfi, Cumino, Bargellini e ho sempre cercato di imparare qualcosa del loro modo di allenare. Il mio personale obiettivo è quello di mettere a disposizione la mia esperienza per aiutare i nostri portieri ad esprimere il massimo del loro potenziale. In occasioni diverse ho avuto modo di conoscere ognuno di loro e non vedo l’ora di cominciare a lavorare con loro e con il resto dello staff».
 
Tornando al Futsal giocato, cosa ha rappresentato la Futsal Savigliano nella tua carriera?
«La Futsal rappresenta quella che è la mia idea di società sportiva dilettantistica. Futsal Savigliano per me ha significato innamorarsi di una città, e difenderne i colori, creare legami. Ho giocato e vinto anche altrove ma chi è passato di qua sa che Savigliano è speciale. Questa società è fatta di tante persone che trasmettono una grandissima passione, è impossibile restare indifferenti. Porterò sempre con me le parole dell’ex presidente Pettavino che un giorno mi disse “tu hai contribuito a rendere grande Savigliano e Savigliano ha contribuito a fare grande te”. Questa frase rappresenta molto bene il mio rapporto con la società ed è il messaggio che vorrei trasmettere a chi indossa questa maglia: se qui dai tutto ricevi ancora di più. Le stagioni trascorse sono state fatte di alti e bassi ma io ho sempre cercato di dare il massimo: nei momenti difficili, nessuno a livello di staff tecnico o dirigenziale, si è mai nascosto o sottratto alle proprie responsabilità. Quando si vince è sempre facile metterci la faccia ma è nelle difficoltà che questa società ha dimostrato di essere forte e presente».
 
Se ne potessi selezionare uno solo, qual è il tuo ricordo più bello con la maglia saviglianese?
«Sarebbe scontato dire la vittoria del campionato con i due giorni consecutivi di festa per tutta la città o il raggiungimento della salvezza tramite i playout in Serie B, in quel di Vicenza. La verità è che i miei ricordi sportivi più belli sono legati a questa maglia e tra le mie soddisfazioni personali ci sono i gol che ho avuto modo di dedicare alla mia fidanzata, prima che diventasse mia moglie, e a mio figlio quando ha iniziato a venire ad assistere ad alcune partite. La mia famiglia mi ha sempre seguito e sostenuto per cui i ricordi condivisi con loro sono quelli che hanno un posto speciale nel mio cuore».
 
Tanti avversari, tante partite: chi scegli come avversario più pericoloso? Ed invece il compagno che avresti voluto avere a fianco in tutta la carriera?
«Tra gli avversari sono stati tanti quelli che mi hanno messo in difficoltà ma allo stesso tempo è stato divertente confrontarsi con atleti professionisti, qualcuno che ha anche vestito la maglia della nazionale. Aver potuto sfidare campioni del calibro di Gabriel Lima e Patias rimane un grande onore. In generale è sempre bello potersi confrontare con persone più brave e che sono riuscite a fare di questo sport il proprio lavoro. Se dovessi scegliere un compagno di squadra in particolare farei molta fatica a fare un solo nome, in 22 anni ho incontrato tanta gente e con molte persone, non solo giocatori, è nato un legame che va oltre il parquet. Con alcuni di loro ho avuto la fortuna di condividere momenti importanti della mia e della loro vita e queste sono cose che rimangono anche quando si smette di giocare. Se devo fare un nome solo dico Paolo Servetti un ragazzo dal grande valore tecnico e umano».
 
La nuova stagione si avvicina: che traguardi ti aspetti di poter raggiungere assieme al resto dello staff?
«Questa società è sempre stata molto ambiziosa e da qualche anno ha avviato una programmazione a lungo termine che mira a far tornare Savigliano sul palcoscenico nazionale. Tutto questo con un progetto che vuole essere sostenibile, facendo piccoli passi alla volta. L’obiettivo di quest’anno dev’essere quello di fare meglio dello scorso e la recente campagna acquisti ne è la conferma. Il mercato non è ancora finito per cui non sappiamo quale sarà il livello dei nostri avversari ma per noi l’ambizione dev’essere quella di impegnarsi a fare in modo che la squadra sia attrice protagonista del prossimo campionato. Spero inoltre che a livello individuale alcuni giocatori arrivino a consacrarsi definitivamente in questa categoria, so che sono pronti a fare il salto di qualità».

Ufficio Stampa Futsal Savigliano


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