Un Don Bosco molto "social", Buonomo: "Così creiamo un legame maggiore con il pubblico"
La prossima partita di campionato, in programma per venerdì 12 gennaio, vedrà il Don Bosco impegnato sul campo del Vallerano, in una gara complicata e da vincere per continuare a seguire la scia del Don Bosco Genzano.
SENSO DI APPARTENENZA - Se c’è qualcosa, fuori dal campo, che molte squadre invidiano al Don Bosco è sicuramente il calore del pubblico: “Essere tifoso di questi colori è indescrivibile. Ho mosso i primi passi dentro questo oratorio, ho giocato a calcio a 5 sul Rino Merolle e da tre anni sono social media manager del club”. A parlare è Mattia Buonomo, responsabile della comunicazione della società: “Sappiamo trasmettere il senso di appartenenza in chiunque e non ci serve molto tempo. Siamo davvero affiatati sotto questo punto di vista. Personalmente seguo sempre la squadra, durante gli allenamenti, nelle partite in casa e in trasferta: insomma se il Don Bosco ha una gara, io sono presente. Il rapporto che lega i tifosi a questi colori è incredibile: una volta abbiamo affittato un pullman di 80 posti per seguire i ragazzi in trasferta. E in generale ci organizziamo sempre con le macchine e non lasciamo indietro nessuno”.
IL PERCORSO - Tifoso prima e social media manager dopo, Mattia segue con interesse tutto ciò che accade nel mondo Don Bosco: “Sono soddisfatto di quello che sta facendo la squadra. Rispetto allo scorso anno i ragazzi hanno acquisito carattere e sicuramente buona parte del merito è del mister. Ci sono stati anche nuovi innesti, che ci stanno facendo emergere in situazioni difficili. I giocatori devono credere di più nei loro mezzi e poi davvero non ci fermerà più nessuno”. Sulla partita di venerdì contro il Vallerano aggiunge: “L’avversario è temibile, dopo la sosta è difficile rientrare subito nella giusta mentalità, ma ci faremo trovare pronti. Anche noi tifosi seguiremo la squadra e daremo il nostro supporto. In questa seconda parte di stagione mi piacerebbe vedere un Don Bosco più affamato, cinico e aggressivo contro tutti gli avversari, indipendentemente dalla posizione in classifica”.
LA COMUNICAZIONE - Buonomo crede molto nella comunicazione: “Ci aiuta a creare un legame ancora maggiore con il pubblico. Io mi diverto, faccio tutto con passione ed è il mio modo di dimostrare lealtà e amore per questo club. Non posso farlo in campo, quindi faccio tutto stando dietro a un telefono”. Sulla splendida cornice del Rino Merolle si esprime così: “Tutti sanno, a livello regionale, che venire a giocare al Merolle significa trovare appassionati che supportano la squadra. Adoro vedere gli avversari entrare in oratorio e guardarsi intorno meravigliati. Giocare in uno scenario simile, con i tifosi di tutte le età che cantano a squarciagola, non è certamente facile: non esagero dicendo che si crea un clima stile Bombonera”.
Irene Annarelli