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Cures, Petrocchi e un sentimento forte: "Siamo veramente una famiglia"

 18/01/2024 Letto 385 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Redazione
Società:    US CURES





Il Cures sta proseguendo il suo campionato di ottimo livello: nell’ultimo turno, il primo del girone di ritorno, la formazione di Passo Corese è uscita con un pareggio dal campo dell’Atletico Grande Impero, conservando il quinto posto in classifica. Una posizione niente male per una squadra neopromossa e alla prima esperienza in assoluto in una categoria nazionale.

SODDISFAZIONE - Il dirigente Fabio Petrocchi traccia un primo bilancio: “Il percorso fatto dalla squadra va giudicato in maniera positiva. Siamo al primo anno in un campionato nazionale e occupiamo il quinto posto, in piena zona playoff e sopra squadre che hanno più esperienza su questi palcoscenici. Qualche rammarico c'è perché potevamo avere qualche punto in più, ma abbiamo sempre imposto il nostro gioco sul campo e mi ritengo soddisfatto. L’obiettivo ovviamente è mantenere la categoria, ma, visto che siamo quinti, proveremo a qualificarci ai playoff”. Sabato il Cures ospiterà l’Elmas: “Non sarà facile, così come per tutte le partite, la squadra sarda vorrà fare punti salvezza - avverte Petrocchi -. Noi, però, giochiamo in casa e puntiamo alla vittoria”.

LEGAME - Tra le responsabilità del dirigente bianconero c’è anche quella di seguire i ragazzi più giovani dell’Under 19: “Purtroppo la stagione, a livello di risultati, non sta andando bene, ma lo sapevamo. Il gruppo è all’esordio in un campionato nazionale e qualche ragazzo è anche alla prima esperienza nel calcio a 5. L’obiettivo primario è far crescere i nostri giovani, che comunque si stanno mettendo a disposizione del mister”. Per Petrocchi il legame con il Cures nasce da lontano: “Sono qui da quattro stagioni, da quando eravamo in C2, e con la società ho un bel rapporto. Il presidente e il vice presidente sono ragazzi che conoscevo già, essendo anche loro di Passo Corese. Con lo staff tecnico mi sono trovato bene sin dal primo giorno: sono molto professionali e hanno una passione fuori dal comune. Qui c’è un ambiente molto sereno e positivo: al Cures siamo veramente una famiglia. Vorrei poi ringraziare i tifosi che ci hanno seguito anche in Sardegna: ci fanno sentire sempre tanto calore”, conclude Petrocchi.


Paolo Trotta 



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