In casa Lidense, dopo la sconfitta arrivata sul campo del CCCP che ha messo fine a una striscia di imbattibilità in campionato che durava da quasi quattro mesi, è il direttore generale del club, Alessio Ferrara, a prendere una forte e chiara posizione in merito alle molte scelte arbitrali ritenute discutibili dalla società e riguardanti non solo l’ultimo match disputato.

RABBIA - “Siamo stufi dei tanti episodi che ci stanno penalizzando, sia a livello di risultati sia di sanzioni disciplinari - esordisce Ferrara, che accusa -. Sabato scorso con il CCCP è stata solo una delle tante gare nelle quali riteniamo di essere stati danneggiati: alcuni fischi che abbiamo subito contro sono stati completamente inventati, mentre irregolarità commesse ai nostri danni non sono state sanzionate con lo stesso metro di giudizio. Due interventi molto duri, una manata e una gomitata su Legnante, e un intervento in scivolata pericoloso da parte di un giocatore del CCCP già ammonito non hanno ricevuto un’espulsione che sarebbe stata sacrosanta. Noi - sottolinea Ferrara - appena commettevamo un fallo normale, o anche quando non ne facevamo proprio, come accaduto con Mauro Maiali, abbiamo preso il giallo. Inoltre, ci siamo ritrovati tre persone in borghese in campo, non sapendo chi fossero, che strattonavano i nostri giocatori; a fine partita, un giocatore avversario è venuto a esultare in faccia alla nostra panchina e mister Lauri, che voleva solo sapere le motivazioni di tale comportamento, ha ricevuto una giornata di squalifica, essendo state attribuite a lui delle offese e delle provocazioni inesistenti. Ci sono le registrazioni video e le immagini sulla nostra pagina Facebook che testimoniano tutto questo”.

ALTRI EPISODI - Non solo la gara contro il CCCP: “La settimana scorsa, in casa contro la Virtus Anguillara - continua il dirigente - abbiamo fatto i conti con una terna arbitrale imbarazzante. Nonostante nessuno degli spettatori presenti avesse detto una parola fuori posto, sono state fatte delle multe alle due società. Noi sugli spalti abbiamo le mamme dei nostri giocatori, i genitori della scuola calcio dell’Ostiamare con i loro bambini. Qualche settimana fa, sul campo del Gap, abbiamo ricevuto tanti interventi duri e gomitate: non se ne può più, questa cosa mi dà molto fastidio”. Ferrara, che già nelle scorse settimane aveva chiesto novità in merito all’incontro in programma da inizio stagione tra AIA e società, conclude: “Vogliamo semplicemente del rispetto. La società, con la presidentessa, fa tanti sacrifici a livello economico e non solo. Così non si può andare avanti”.


Paolo Trotta 

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