skin adv

Virtus, beata gioventù. Nicholas Medici: "Voglio la Serie C2 con questi colori"

 25/04/2024 Letto 299 volte

Categoria:    Serie D
Autore:    Redazione
Società:    VIRTUS LAZIO





Procede a gonfie vele il cammino della Virtus Lazio verso la promozione. Cinque, attualmente, i punti di vantaggio dei biancocelesti, che si preparano alla trasferta sul campo della Sanpolese, quarta forza del girone.

CACCIA AI TRE PUNTI - A presentare la sfida è il più giovane del gruppo in casa Virtus, Nicholas Medici, 16 anni: “Per noi ogni gara ha la stessa importanza e ci alleniamo sempre con impegno per portare a casa il risultato. Vogliamo assolutamente riprenderci dopo il pareggio contro il Granata, risultato che ci ha scosso perché non ce lo aspettavamo. Avevamo in programma di vincere, ma gli avversari erano molto validi ed è stata una partita accesa, sia fuori dal campo sia dentro. Siamo però molto carichi per il prossimo incontro di campionato, ci faremo trovare pronti”.

ESORDIO - Il giovane portiere ha avuto modo di esordire due partite fa, alla sua prima convocazione stagionale: “Vedo che mister Vulcano sta provando a darmi i miei spazi, anche semplicemente convocandomi. Sono in rosa da ottobre e poter finalmente vivere le gare da dentro è davvero un’emozione indescrivibile. Ho seguito per mesi la mia Virtus tifando da bordo campo, cercando di dare la mia carica a tutti i compagni perché per me questo vuol dire essere squadra”. Sul proprio percorso di crescita, il numero 22 aggiunge: “Mi impegno sempre al massimo in allenamento, il mio compagno di reparto Tiziano Polletta mi sta aiutando tantissimo, dandomi molti consigli: è davvero eccezionale”.

AMBIENTE DI FAMIGLIA - Nicholas è in squadra insieme al padre Sergio e al fratello Christian: “Giocare con loro è bello, mi sento doppiamente in famiglia. L’ambiente Virtus è molto accogliente, siamo tutti uniti, ma avere la mia famiglia anche al campo è un altro tipo di emozione. C’è anche un lato negativo: quando sbaglio, mi riprendono molto duramente, ma va bene così, so che lo fanno per il mio bene e per la mia crescita sportiva. Faccio il portiere da quando sono bambino e vengo da una famiglia che respira sport. Anche mio zio mi incita tantissimo e voglio ringraziarlo. Futuro? Non ho ancora programmi, per ora mi piace stare in questa società e spero di raggiungere la C2 con questi colori addosso”.


Irene Annarelli



COPIA SNIPPET DI CODICE











-->