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L'Imolese e lo scotto dell'inesperienza. "Lasceremo presto il penultimo posto"

 11/01/2017 Letto 539 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    IMOLESE 1919





L’Imolese azzanna alla gola, ma non uccide. Un epilogo visto troppe volte: “Nel primo tempo non abbiamo brillato, commettendo, sulle due reti, due errori banali; nel secondo tempo, invece, potevamo portare a casa la partita: credo che il risultato sia dipeso da episodi.

MALAFRONTE - Mario Malafronte, classe '98 di origini napoletane, commenta il derby infuocato col Faventia, chiusosi con un risultato di 5 a 4 e tre pesanti espulsioni: “Tenevamo moltissimo a questa partita e ci siamo surriscaldati: abbiamo recuperato tre reti in pochi minuti, pur essendo costantemente in inferiorità numerica. Abbiamo svoltato, ancora, solo sul 5 a 1: dobbiamo imparare a prendere in mano noi la partita, da subito”. Dopo soli tre anni di calcio a 5, Malafronte ha debuttato, neanche diciottenne, in serie B, ritagliandosi un posto di primo piano in squadra: “Ho tantissimo da imparare e sto cercando di farlo, perché questa è una grande occasione. La B è un altro mondo rispetto alla C1: più stimolante, più impegnativo, ma spietato. Se ti illudi di aver vinto, ecco che vieni riagganciato; se fai un solo sbaglio, vieni stroncato dal tuo avversario".

LO SCOTTO - Il valore dell’Imolese è evidente ai più, ma è nullo in assenza di risultati utili: “E’ lo scotto dell’inesperienza. Quello che abbiamo dimostrato sul campo non merita di certo il penultimo posto. Siamo una squadra atletica, veloce, unita nonostante le diverse personalità: crediamo in quello che stiamo facendo e sappiamo di dovere tanto a chi crede in noi. I risultati arriveranno.” Sabato prossimo i rossoblu ospiteranno il Città di Mestre, contro cui, all’andata, offrirono una prestazione da dimenticare: “Purtroppo non ero in campo in quella partita, ma i fatti parlano da soli: i veneti sono quinti in classifica e hanno appena battuto per 5 a 2 il Trento, nostro diretto antagonista nella corsa alla salvezza.” Decimati dalle squalifiche, i padroni di casa non potranno disporre di pedine fondamentali quali Maccaferri, Paciaroni, Signorini e Spadoni; da valutarsi anche le condizioni del capitano Zanoni. “E’ nelle situazioni estreme che si vede la forza della squadra. Chi scenderà in campo, dovrà tirare fuori tutto l’orgoglio e tutto il coraggio che ha, perché non possiamo fallire. Ogni partita è una storia nuova: una battaglia da combattere con la stessa rabbia che abbiamo mostrato col Faventia, convinti nei nostri mezzi. Siamo riusciti a mettere in difficoltà il primo in classifica: ora si riparte".

Stefania Avoni
Ufficio Stampa Imolese Calcio 1919



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