Dopo aver vinto agevolmente l’ennesimo derby stagionale per 2-9 con l’Atletico Velletri, l’Arcobaleno deve subito rimboccarsi le maniche e pensare al match di domani contro l’Ariccia, vera bestia nera del club.

IL DERBY - Doveva vincere ed ha vinto. Questo in poche parole il tema del derby tra Atletico Velletri ed Arcobaleno. Era una partita particolare perché, oltre alla rivalità cittadina, c’era di mezzo anche quella sconfitta nel girone d’andata che aveva fermato un ruolino fino a quel momento pressoché perfetto. “I derby hanno sempre una storia a sé – spiega Enzo Marinelli - si sentiva un'aria molto tesa perché la mente ci portava alla partita di andata, dove avevamo dominato, ma il risultato non ci aveva premiati. C'era un po’ di preoccupazione in più però bisogna anche dire che attualmente la squadra gira bene sia nei singoli che nel collettivo e, di fatto, il risultato ci ha dato la conferma che speravamo”.

TABÙ - La partita di domani sarà un banco di prova importante per il Real Arcobaleno, quasi come una prova di maturità: dovrà riuscire a battere quel mostro chiamato Ariccia, per far capire al Lepanto che fino all’ultima giornata niente è deciso. “L’Ariccia è una squadra ostica - spiega Marinelli – è incredibile la serie di risultati che si è creata nell’ultimo periodo. Non riusciamo mai a vincere, sia che si tratti di campionato che di coppa. All’andata perdemmo una partita particolare, ma poi da quel momento abbiamo iniziato a capire la nostra vera forza, recuperando tanti punti e rimanendo attaccati alla capolista. Domani vorremmo vincere per dare continuità a questo filotto di vittorie che abbiamo costruito con l’impegno”.



Alessandro Pau

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