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Nordovest, Serranti: "Due buone partite con Ranieri, crediamo ancora alla promozione"

 22/11/2017 Letto 575 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    CLUB SPORT





La quiete dopo la tempesta. Dopo l'esonero di Beccaccioli e l'arrivo di Ranieri (all'esordio 4-4 con la Vigor Cisterna), la Nordovest torna a vincere in Coppa Lazio. Contro l'Albano, Michele Serranti e compagni si sono imposti 7-1, staccando così il pass per i quarti di finale, ultimo turno prima della Final Four. “Sia sabato che martedì abbiamo disputato due buone partite, approcciandole con la testa giusta e giocandole abbastanza bene. Dobbiamo però ancora migliorare sotto l'aspetto realizzativo, il che ci ha condannati contro il Cisterna, quando abbiamo preso il pareggio a un minuto dalla fine. Probabilmente con Ciaralli e Santomassimo avremmo vinto, ma questo non lo sapremo mai...”.

La Nordovest ha voltato pagina, mettendosi alle spalle il brutto periodo passato: “Cosa non ha funzionato all'inizio? Non so – commenta Serranti – forse abbiamo sentito troppo la pressione della vittoria. In più, non concretizzando le occasione e di conseguenza non chiudendo le partite, ci siamo innervositi troppe volte. Resta il fatto che Beccaccioli rimane un grande allenatore. A lui piaceva avere sempre il pallone e attaccare lo spazio con il 4-0, ma forse sui campi di dimensione ridotte come quelli dove abbiamo giocato siamo andati in difficoltà”. Ora il presente si chiama Fabrizio Ranieri: “Ha idee di gioco diverse, ma anche lui è un grande. Gli piace giocare più in profondità e sfruttare il pivot”.

Quale dei due sistemi sia più funzionale per la Nordovest lo dirà solo il campo, giudice supremo del destino di una squadra che partiva per (stra)vincere il campionato: “E noi ancora ci crediamo, anche se il cammino si fa sempre più difficile. Ma fino a quando l'aritmetica non ci condanna...”. Certo è che col Carbognano tocca vincere a tutti i costi: “Dobbiamo entrare in campo concentrati e liberi di testa, consapevoli della forza della nostra squadra”. Che merita, sicuramente, di stare più in alto in classifica.


Francesco Puma



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