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Martina, Fanizzi e la tenacia del gruppo. "Hanno sempre gettato il guore oltre l'ostacolo"

 21/04/2018 Letto 420 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MARTINA





A due giornate dal termine del campionato il Martina si gioca le sue carte di accesso alla zona playoff, distante solo un punto, nonostante un campionato pesantemente condizionato da assenze e infortuni di vario genere. Alla vigilia della trasferta di Taranto abbiamo sentito il mister Cristian Fanizzi che analizza il momento della squadra.

Mister, come sta preparando le ultime due gare di campionato?

Negli ultimi tempi ho diminuito il mio tempo dedicato al futsal per motivi lavorativi. Da gennaio non seguo la squadra, ho fatto qualche breve apparizione quando mi è stato possibile. Da gennaio lo staff ha proseguito il lavoro iniziato da me, ho avuto la fortuna di avere dei professionisti al mio fianco che hanno permesso alla squadra di restare in alto in classifica, ad ogni modo continuo a seguire le vicende della squadra e confrontarmi con i componenti dello staff. Sono mesi che ci alleniamo in 4-5 unità, per cui “preparare” le partite è davvero difficile, nonostante la situazione sia davvero paradossale sotto il profilo degli infortuni, le ragazze hanno dato sempre tutto, stringendo i denti, il maggior merito dei risultati arrivati è da ricondurre alle atlete.

Un breve riassunto del suo curriculum come allenatore?

Il mio curriculum è abbastanza breve, ho approcciato il futsal femminile circa 10 anni fa, iniziando in una squadra di Castellana che partecipava al campionato CSI. Successivamente ero nello staff del Montelli Putignano, squadra che ha ben figurato a livello regionale pugliese. Nel 2010 sono diventato primo allenatore all’Effe Gi Castellana, squadra con cui in tre anni abbiamo raggiunto la massima serie nazionale, qualificandosi da matricola sia per i playoff di accesso alla Coppa Italia (contro il Montesilvano) sia per le finali Scudetto (contro la Lazio). Era l’anno della Lazio pigliatutto di Mister Calabria, per noi a Castellana un anno fantastico. L’anno successivo sono passato nel Martina del presidente Boccia, il Castellana non si è più iscritto e siamo ripartiti dal campionato regionale. Col Martina abbiamo vinto la Coppa Puglia nel primo anno ed abbiamo partecipato alla Final Eight di coppa Italia di categoria ad Avezzano. L’anno successivo siamo saliti in serie A ed anche qui, al nostro primo anno in un campionato nazionale, ci siamo qualificati alla Final Eight di Coppa Italia a Pesaro, perdendo in semifinale contro il Cagliari di mister Podda. Ho passato tante stagioni in giro per l’Italia con le due squadre prima nominate, Castellana e Martina, ma mi piace sottolineare che, sin da Castellana, ci sono state alcune ragazze che mi hanno sempre seguito nelle scelte. In questo mondo del futsal femminile, posso assicurarti, non è assolutamente semplice avere dopo otto anni, le stesse ragazze in squadra.

La partita più bella e la più brutta disputata dalle sue ragazze in questa stagione?

La partita più bella sicuramente lo spareggio per accedere alla Final Four di Coppa Italia a Lamezia, una partita perfetta sotto tanti punti di vista, che ci ha permesso di arrivare alla kermesse di marzo. Mentre la più brutta, ahimè, credo sia stata proprio la semifinale a Bari contro il Bisceglie.

In che percentuale hanno inciso gli infortuni sui risultati della squadra?

Gli infortuni hanno inciso tantissimo soprattutto durante la settimana perché non ci ha permesso di lavorare organicamente nella preparazione delle partite, ma nonostante tutto le ragazze hanno sempre “gettato il cuore oltre l’ostacolo”.

Ufficio Stampa Martina



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