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Reali, una conferma strameritata: "Lazio, adesso apriamo un ciclo"

 17/05/2018 Letto 375 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    SS LAZIO





Il rinnovo, fortemente voluto da tutta la società, dà continuità ad un percorso sviluppatosi nel corso degli anni. Reali è arrivato alla Lazio due stagioni or sono, prendendo in mano le chiavi delle squadre giovanili. Parallelamente ha fatto da vice a Mannino prima ed Angelini poi. Dopo le dimissioni di quest'ultimo, in un momento di grande difficoltà, il club ha scelto di affidarsi alle cure dello stesso Reali: anche grazie al suo lavoro ed alle novità tattiche apportate, la Lazio è riuscita a conquistare – seppur a fatica – l'obiettivo stagionale della salvezza.

L'ANALISI - “Pensare di poter vincere più partite era impossibile – racconta il tecnico -. Abbiamo rivoluzionato un sistema di gioco, specialmente in fase difensiva, che alla Lazio era lo stesso da 3-4 anni: lo abbiamo fatto a metà stagione e non era facile da assimilare. Ho provato a mettere i giocatori nella condizione di potersi esprimere al meglio: alla fine siamo riusciti a vincere le gare che volevamo ed in generale la squadra si è espressa bene”. Anche nelle sconfitte, le prestazioni sono state incoraggianti: “Abbiamo perso di un gol con Eboli, Came Dosson e Napoli, pareggiando in Coppa Divisione con l'Acqua&Sapone. Sono tutte partite che ci hanno lasciato l'amaro in bocca, perché avevamo la consapevolezza di essere vicini a fare qualcosa di grande, ma ci è sempre mancato quel qualcosa in più che ci permettesse di portare più punti a casa”. Alla fine, però, la salvezza è arrivata: “Mantenere la categoria era la cosa più importante per una società storica come la nostra. Non volevamo essere ricordati come quelli che avevano fatto retrocedere la Lazio. Ci tengo a ringraziare tutti i giocatori, che hanno dimostrato disponibilità ed applicazione enormi in ogni allenamento. Ognuno di noi ha dato il massimo ed alla fine siamo arrivati a meta: ce la siamo meritata, perché nessuno ha mai mollato, squadra e società”.

I GIOVANI - La Lazio ha aperto la finestra su un nuovo mondo, quello dei giovani, dando spazio ai ragazzi usciti dalla Juniores, catapultandoli in prima squadra. Biscossi, Gastaldo e Lupi sono stati aggregati in Serie A sin dall'inizio; De Lillo, Afilani ed Ottaviani hanno trovato spazio a fine stagione. I giovani sono la linfa vitale di questo club: “Pensare che nel playout col Milano hanno segnato gol decisivi Lupi – all'andata – e Biscossi – al ritorno – è motivo di grande orgoglio. Erano al loro primo anno di Serie A e l'idea era quella di farli crescere gradualmente. Le esigenze della stagione, invece, ci hanno portato a contare molto anche su di loro. Vedere Emiliano, Matteo e Jacopo a questo livello è stata una grandissima soddisfazione, per me che li allenavo nelle giovanili. Questa è la strada giusta per un club come il nostro”.

IL PROGETTO - Con questi presupposti, con un progetto giovani pronto a prendere il volo, il rinnovo, fortemente voluto dalla società, è stato inevitabile: “Ci ho messo davvero poco a dire di sì. Il progetto mi stimola, credo sia quello giusto e corretto, perché riesce a valorizzare il grande lavoro che facciamo a livello di settore giovanile – continua l'allenatore -. Ovviamente i ragazzi dovranno essere supportati da alcuni big in prima squadra, che indichino la strada dentro e fuori lo spogliatoio. Chi verrà alla Lazio dovrà farlo conoscendo la sfida che c'è da affrontare: non facile, sicuramente complicata, ma pensando a noi stessi e sviluppando i nostri principi si può far bene”. Di fatto è impossibile e forse inutile parlare di obiettivi futuri: “L'obiettivo è quello di far diventare la Lazio una società ed una squadra alla quale tutti i migliori giovani possano ambire. Una società che dia spazio ai giovani, un ideale per chi crede nei ragazzi italiani. Per questo il prossimo sarà un anno importantissimo: fare bene può significare aprire un ciclo, sia per me che per i nostri giovani. Sicuramente servirà grande sacrificio da parte di tutti e ci vorrà del tempo”. Anche perché la Serie A sarà a 16 squadre, il livello salirà ed aumenterà il numero delle retrocessioni: “Ma non dobbiamo pensarci. Cominceremo il 20 agosto cercando di migliorarci giorno per giorno, aumentando la nostra qualità ed il livello tecnico-tattico della squadra”.

Ufficio stampa Lazio



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