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Maschio commuove: "Città  di Asti, sei stato qualcosa di speciale"

 16/08/2018 Letto 920 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    CITTA DI ASTI





Una maglia quando l’hai cucita dentro è difficile da togliere, quando sei cresciuto come ragazzo prima e poi come uomo lo è ancora di più. Tante le storie da raccontare, tanti i ricordi da mettere in archivio. Una decisione sofferta quella del Capitano, al secolo Andrea Maschio, dettata anche dall’amore per la propria squadra, il voler essere sempre al top altrimenti meglio mettersi in disparte. Lo abbiamo sentito e gli abbiamo lasciato taccuino libero perché le emozioni non possono essere mediate, i sentimenti non possono essere raccontati, ma solo vissuti in prima persona dal protagonista. Ci rimane il rammarico di non vederlo in campo con i nostri colori, ma in tribuna quando sarà possibile si, e sentiremo il suo incitamento e il suo grido come sempre. Grazie Capitano per quello che hai fatto per noi e buona vita.

Andrea quanto è stata sofferta questa decisione?
Sofferta è dir poco. Sai bene cosa significa per me questa squadra e questa maglia. Ci ho pensato notte e giorno. Però purtroppo in questo momento con la bimba appena nata e lavorando spesso il sabato mattina è impossibile fare una serie A2. Avrei voluto provare ad iniziare ma dormendo un ora per notte e dopo ore a lavoro. Arriverei scarico agli allenamenti e alle trasferte e non fa parte di me. Un capitano deve essere sempre carico a 1000 e dare l’esempio.

E allora apriamo al libro dei ricordi cinque promozioni?
Le promozioni sono tutte belle e ognuna ti lascia dentro un qualcosa di speciale. 5 magliette celebrative appese nella mia tavernetta. Ho ricordi indelebili con un sacco di giocatori e persone che porto nel cuore. La cavalcata dalla B alla A2. La prima delle due realizzate eravamo uno squadrone ed avevo pure fatto un sacco di goal importanti. Promozioni da capitano poi, nella proprio città. Dalla C2 alla A qualcosa di meraviglioso ad Asti e forse anche per qualsiasi sport.

I ricordi più belli?
Prima Libertas Antignano. Poi Astense e infine Città di Asti, dirti i ricordi più belli è dura. Ricordo tutto. Il pubblico di casa al Gerbi. Il giorno in cui mi venne consegnata la fascia. Le trasferte coi compagni. i cori sul pulman. Le paste negli spogliatoi. Il sudore e le battaglie in campo coi compagni, l'Harlem Shake l’anno della C1 con Fisco scatenato, tantissimi, difficile citarne uno in particolare.

Hai giocato perfino con l’attuale Presidente com’era?
Furla era un Compagnone. Sempre con la battuta pronta. bomberone alla Bobo Vieri (ecco dove lo avevamo visto n.d.r.). Gli ho fare un sacco di goal

La preparazione quanto è importante tu poi seguivi tutto in modo così certosino?
La preparazione è tutto. Anche l'alimentazione, ma soprattutto allenarsi sempre bene ed al massimo per se stesso ma anche per il gruppo ... Credo che l allenamento sia lo specchio poi della partita del sabato

La rete più bella?
Goal ho avuto la fortuna di farne tanti. Se devo sceglierne una ricordo con affetto la mia prima in serie A. Al Pala.. Contro Orte. Squadrone che uccise il campionato. Tiro incrociato in contro tempo. Goal credo bello esteticamente e poi il mio primo in serie A ed a Bragaglia. Non si scorda facilmente!

Partite importanti?
Ne abbiamo giocate a fiumi con questo gruppo di ragazzi fantastici di Asti.  Ricordo il pareggio con il Came Dosson e la vittoria con il Montesilvano in casa in A2, società gloriose e piene di storia!

Adesso però Erik corre il rischio di superarti con le promozioni?
Con Erik siamo saliti dalla C2 fino alla A2... Ora farò il tifo per lui affinché arrivi fino alla A e se lo merita di tutto cuore

Che farai ora? abbandonerai il futsal giocato?
Ovviamente continuerò. Sono troppo malato di Futsal per smettere. Anche se farlo con un’altra maglia diversa dalla mia 7 del Città mi sembra surreale. Non c'è ancora nulla di ufficiale ma credo andrò al Fucsia Nizza, società giovane e con molto entusiasmo che ringrazio per avermi contattato e dato l’opportunità di cercare di poter ancora molto della mia esperienza ed entusiasmo per questo sport. Categoria C1? Potrò evitare trasferte della serie A per stare vicino alla mia bimba e alla mia famiglia, ma sempre con la stessa fame e voglia di vincere.

Un saluto ai tifosi e al gruppo?
Lasciare un messaggio è dura. Questa società. Questa maglia e quella fascia fanno parte di me ormai. Sono stati la mia seconda famiglia e difficile dirti cosa provo ora a dover lasciare. Però lascio con la consapevolezza di aver sempre dato tutto in tutti questi 10 anni, avendo conosciuto persone meravigliose e momenti indelebili. Spero sia un Arrivederci perché nella vita non si sa mai. Per ora passo dall’altra parte del palazzetto e sarò il primo ultras il sabato. Grazie a tutti coloro che mi hanno sempre sostenuto. Ed anche a chi mi ha criticato. Mi ha dato la forza di provare a fare sempre meglio".


Ufficio stampa Asti



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