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Tris Gedson, ma la Lazio meritava miglior sorte: Came Dosson corsara a Roma

 16/03/2019 Letto 355 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    SS LAZIO





Un 4-8 pesante e bugiardo quello maturato al PalaGems tra Lazio-Came Dosson. I biancocelesti, infatti, confermano l’ottimo momento di forma, offrendo una prova di altissimo livello, che avrebbe sicuramente meritato miglior sorte.

Primo tempo – La partita si dimostra subito equilibrata, con Chilelli e compagni pimpanti fin dai primi minuti. A sbloccare il match, infatti, sono proprio i padroni di casa, che, al sesto, passano in vantaggio con il solito Gedson e con il solito schema su calcio d’angolo: scucchiaiata a cercare il numero 8, splendida coordinazione e destro al volo perfetto. L’1-0, però, dura appena 10’’, con Bertoni che ristabilisce immediatamente la parità. All’ottavo la Came mette addirittura la freccia: gran giocata di Fusari, che ribalta la situazione e costringe la Lazio a inseguire. I biancocelesti non si scompongono e al dodicesimo trovano il 2-2, ancora con Gedson. I veneti, però, tornano avanti grazie alla sfortunata deviazione di Biscossi, che deposita nella propria porta dopo l'incredibile carambola traversa-palo innescata da una magia di De Matos (cucchiaio a scavalcare Espindola). Al diciannovesimo, sugli sviluppi di un calcio di punizione dubbio, Bertoni fa doppietta e permette alla formazione di Rocha di calare il poker.

Secondo tempo – La Lazio riparte alla grande, ma sbatte su un super Pietrangelo, protagonista di alcuni interventi prodigiosi. Ne approfitta la Came, che vola sul 5-2 con De Matos e sfiora il +4 con Schiochet, fermato dal palo. Poi si rifanno sotto i biancocelesti, che, in meno di 60’’, trovano due reti e riaprono la sfida: al nono la tripletta di un infinito Gedson, al decimo lo splendido diagonale di Bizkaj, che lascia di sasso Pietrangelo. Schiochet firma il 6-4, Reali risponde subito con Vieira portiere di movimento. Il numero 10 si divora la palla del -1, colpendo la traversa da pochi centimetri. Si passa allora al +3 della Came, che scappa via con De Matos e poi, a 60’’ dalla sirena, trova il colpo del k.o. con Sviercoski, autore del definitivo 8-4. 



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