Grazie ad uno straordinario 3-3 strappato in casa del Carbognano, condito dalla bella doppietta di Edoardo Galletti, lo Sporting Hornets può festeggiare con una giornata di anticipo la qualificazione al playout.

PUNTO DECISIVO – Considerando la contemporanea sconfitta della CCCP, allo Sporting Hornets bastava un pareggio per poter ottenere il pass per il playout: il punto è arrivato nella gara più difficile dell’anno, vale a dire la trasferta con la capolista Carbognano. Sulla panchina della squadra si è seduto Giacomo Carello, che ora guiderà la squadra fino al termine della stagione. “Sapevamo di affrontare una squadra fortissima - esordisce Edoardo Galletti -, andando a giocare su un campo per nulla semplice. Nonostante lo svantaggio di due gol siamo riusciti a trovare il pareggio negli ultimi minuti. Siamo molto soddisfatti di questo risultato: in particolare vorrei ringraziare i compagni e nello specifico Claudio Castroni, per essere rimasto sempre insieme al gruppo nonostante l’infortunio. Il ringraziamento va anche a mister Carello, che ci ha saputo dare una impronta in pochi giorni, gestendoci fisicamente e mentalmente. Ora dobbiamo superare l’ultima partita di campionato e gettarci nel playout”.

ULTIMI PASSI – Quella che andrà in scena domani sarà l’ultima gara della regular season: lo Sporting Hornets ospiterà il Real Fabrica di Roma. C’è ormai ben poco da fare: il playout è ufficiale, ed il 6 aprile i gialloneri si sfideranno (salvo cataclismi) con il Cortina. “Con il Fabrica di Roma avremo il compito di mettere in pratica i dettami di mister Carello per poter arrivare al playout sicuri di noi - continua Galletti -. Il mister dovrà gestire il gruppo anche considerando alcune diffide, tra cui la mia. Ovviamente sarà lui a decidere: io sono pronto e mi metto a disposizione. Stiamo bene fisicamente, mentalmente siamo carichi per aver raggiunto il primo obiettivo stagionale: dobbiamo però ricordarci che non abbiamo ancora fatto nulla. Il 6 aprile dovremo giocare perfettamente: è la partita della stagione”.


Alessandro Pau

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