Rappresentativa Femminile Lazio, l'ambizione di Calabria: "Andremo al TDR per vincere"
“Certi amori non finiscono mai. Fanno dei giri immensi e poi ritornano.” Forse Antonello Venditti pensavo proprio a mister David Calabria, che quest’anno tornerà sulla panchina della Rappresentativa Femminile del Lazio che tra pochi giorni inizierà la marcia di avvicinamento al Torneo delle Regioni 2025.
Il primo esempio di portiere moderno nel Calcio a 5 (come lo definiva l’allora CT della Nazionale, Alessandro Nuccorini), Calabria vanta un palmares da giocatore davvero invidiabile, dove spicca la vittoria del Campionato del Mondo universitario nel 1990, oltre a titoli nazionali e internazionali che, sommati alle numerose presenze in maglia azzurra e alle oltre sessanta reti messe a segno (record per un portiere), ne fanno una delle figure iconiche del futsal italiano. Scrittore e docente, inizia ad allenare nel 1994 e dopo una serie di panchine con le squadre di club, approda alla Rappresentativa del Lazio nel 2005, conquistando, in Umbria, uno storico scudetto con la categoria Juniores, che bissa nel 2016 alla guida dell’Under 15.
Due dei tanti record di cui va particolarmente fiero Mister Calabria sono legati proprio al mondo del futsal femminile, dove con la Lazio detiene il primato di 34 vittorie su 34 gare giocate che fruttarono al club capitolino Scudetto e Coppa Italia. Anche nel regionale l’allenatore romano vanta un risultato davvero prestigioso: la splendida cavalcata che in soli quattro anni portò la squadra di Progetto Futsal dalla Serie D alla Serie A. Con queste credenziali David Calabria si appresta a dare l’assalto alla sessantunesima edizione del Torneo delle Regioni con la maglia della Rappresentativa Femminile del Lazio.
David Calabria, come ci si sente a tornare sulla panchina di una Rappresentativa?
“È stata proprio una bella sorpresa ricevere la chiamata del Comitato Regionale. Tanto più bella quanto inaspettata. Ho accettato immediatamente con grande entusiasmo e con la voglia di mettere a disposizione di questo progetto tutta la mia passione e il mio entusiasmo. È un mondo che conosco bene e che, francamente, mi mancava. Farò del mio meglio, insieme ai miei collaboratori, per non deludere la fiducia che mi è stata accordata dal presidente Roberto Avantaggiato e da Marco Tosini”.
Puoi farci l’identikit della tua “giocatrice tipo”?
“Da sempre ho voluto, nelle squadre che ho allenato, atleti e atlete in grado, al netto delle specificità del ruolo, di saper interpretare a trecentosessanta gradi la gara, garantendo universalità e capacità di ricoprire posizioni diverse in campo in qualsiasi momento e fase del gioco. Voglio giocatrici “pensanti” che mi mettano in grado di cambiare l’assetto della squadra in partite diverse, ma anche all’interno dello stesso match e che sappiano leggere le diverse situazioni di gioco a livello individuale e collettivo, attuando in modo intelligente le indicazioni dell’allenatore”.
Come strutturerai la fase di preparazione al TDR?
“Innanzitutto, cercando la massima collaborazione con i club, evitando sovrapposizioni con le attività programmate dalle società, in modo da cercare di non intralciare il lavoro quotidiano dei tecnici. Ci metteremo subito in moto, per formare nel più breve tempo possibile il gruppo base sul quale iniziare a lavorare in ottica TDR. Chiaramente il gruppo rimarrà aperto a nuovi inserimenti, in grado di aumentarne la competitività, sino alla vigilia della partenza. Le dodici che verranno al TDR dovranno rappresentare il meglio che il futsal regionale possa esprimere, sia a livello individuale che di squadra”.
Come sarà composto lo staff guidato da mister David Calabria?
“Il mio collaboratore tecnico sarà Enrico Grassia, un allenatore giovane e dinamico, profondo conoscitore della Serie C femminile a cui chiedo di mettere a disposizione del gruppo la sua freschezza e la sua comprovata competenza tecnico-tattica. Per la figura di Preparatore dei portieri, ho chiesto di aiutarci a mister Carlo Celani, un allenatore che non ha certo bisogno di presentazioni, con cui collaboro da quasi un quarto di secolo e le cui competenze sono ben note al mondo del futsal regionale e non solo. Infine, come dirigente accompagnatore, o, meglio, come team manager, avremo a bordo Loredana Ceccarini, figura storica del futsal femminile, che curerà i rapporti tra squadra e staff e tra staff e Comitato Regionale, lasciando liberi noi tecnici di dedicarci completamente alle tematiche di campo. Le ragazze avranno quindi a disposizione uno Staff preparato, competente, con una straordinaria esperienza nella gestione del gruppo, indispensabile in una manifestazione difficile come il Torneo delle Regioni”.
Le aspettative sul Torneo che ci vedrà protagonisti in primavera?
“Non mi nascondo. Andremo al Torneo delle Regioni per vincere o, quantomeno, provare con tutte le nostre forze, a farlo. Preferisco mille volte perdere tutte le gare scendendo in campo con l’obiettivo di vincerle, piuttosto che accontentarmi di un piazzamento “onorevole”, senza infamia e senza lode, in grado di soddisfare un po’ tutti. Sono certo che riusciremo a dare il meglio di noi stessi, giocandocela al massimo delle nostre possibilità contro le altre Rappresentative che, con il mio Staff, cominceremo a studiare già dalle prossime settimane. Ricordiamoci sempre che siamo il Lazio, la regione che più ha vinto in questa disciplina e, come dicevo prima, non vogliamo e possiamo nasconderci”.
Da decano di questa manifestazione, un saluto e un messaggio agli Staff delle altre Rappresentative di futsal del Lazio.
“È fondamentale avere la massima coesione tra gli staff di tutti i gruppi. La mia esperienza nelle passate edizioni, mi dice che l’unione tra tutti gli allenatori e i loro collaboratori rappresenta un valore aggiunto nell’economia di un Torneo breve, veloce, spietato, senza possibilità di appello, come è il Torneo delle Regioni. Un consiglio, un suggerimento, ma anche la condivisione di una gioia, la consolazione in un momento difficile, il sostegno durante una gara, possono fare la differenza anche in termini di risultati finali. Non siamo quattro squadre, ma un solo movimento che lotterà sino alla fine e su ogni palla e fino all’ultima stilla di sudore per portare in alto il nome della nostra regione, il Lazio”.
Ufficio Stampa Lnd