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#nonspegneteIlFaro: riparte la petizione per il circolo del CCCP

 22/02/2023 Letto 709 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    CCCP 1987





Da 18 anni, il Circolo Il Faro è un punto di riferimento per i quartieri Monteverde, Portuense e Gianicolense. Un luogo di sport, incontro, divertimento, solidarietà.
Al Faro naturalmente giocano tutte le nostre 15 squadre di calcio a 5 e, soprattutto quelle dei più piccoli, accolgono anche bambini e bambine con necessità speciali.
Al contrario di molte altre realtà sportive, infatti, non facciamo provini o selezioni in base alle capacità, ma ci guida l’idea che lo sport debba essere sempre un diritto e un divertimento, oltre che un eccezionale strumento educativo e di socializzazione.mMa siamo pure bravi: nell’agonistica abbiamo la prima squadra in C1 e tutte le categorie giovanili nelle rispettive categorie Élite. Tutto questo a costi e condizioni economiche accessibili a tutte le famiglie che cercano un’attività sportiva di qualità in un ambiente sano, sereno e inclusivo.   In questi anni, abbiamo accolto migranti, rifugiati, persone con disabilità, con problemi di tossicodipendenza. Abbiamo garantito qualche ora di gioia e spensieratezza a minori stranieri non accompagnati, a ragazzi con problemi penali, a ragazzi ucraini fuggiti dalla guerra. Villa Maraini, il Centro di Educazione Motoria della Croce Rossa, il Centro per la giustizia minorile, il Centro Astalli, Save the Children, Legambiente, Emergency: sono solo alcune della realtà con cui abbiamo collaborato. Abbiamo sempre ospitato le iniziative sportive e sociali del Municipio, con tutte le amministrazioni che si sono succedute. 

Da noi hanno sempre trovato posto, senza clamore né pietismo, persone con fragilità e disabilità: non a caso siamo il referente tecnico e la “casa” di Crazy for football, la Nazionale italiana di calcio a 5 per le persone con problemi di salute mentale, diventata campione del mondo guidata da uno staff tecnico tutto “nostro”. E da qualche mese anche del Real Zigan, squadra composta da ragazzi rom del campo di Castel Romano, che partecipa al torneo della Fondazione Villa Maraini, l’Agenzia Nazionale di Croce Rossa Italiana per le dipendenze, insieme alle squadre dei loro cinque servizi più quella degli operatori. Torneo che ospitiamo e contribuiamo ad organizzare e gestire. Oggi, però, tutto questo lavoro sul territorio rischia di svanire nel nulla.

La Croce Rossa Italiana ha ripreso possesso dell’area in cui si trova il nostro Circolo, contestando la validità del nostro contratto di locazione (che comunque scadrà a luglio!) e quindi il nostro diritto a restare negli impianti. Per questo motivo ci ha fatto causa e non intende in ogni caso sottoscrivere un nuovo accordo con noi, nonostante non abbia alcun progetto di utilizzo dell’area del circolo. Ci teniamo a precisare che non c’è alcuna inadempienza da parte nostra: abbiamo sempre diligentemente e puntualmente versato tutte le somme dovute per l’affitto e le utenze, oltre a farci carico di tutti gli interventi di natura ordinaria e straordinaria per garantire l’uso e la qualità dei campi e delle strutture alla nostra utenza.

Il Municipio XII da subito si è schierato al nostro fianco, ritenendo che l’esperienza del Faro sia troppo importante per il territorio e, a dicembre scorso, ha assunto una delibera che impegna il Presidente a individuare soluzioni per garantirci di poter continuare la nostra attività. In quest’ottica, il presidente Tomassetti ha anche manifestato la disponibilità del Municipio competente a prendersi in carico la proprietà dell’impianto sportivo per poi affidarlo, tramite bando, al soggetto avente i requisiti necessari a garantire il proseguimento dell’attività fino ad ora esercitata.

Purtroppo però, la Croce Rossa Italiana finora non ha risposto a nessuno dei molti inviti che le sono stati rivolti e neanche alle richieste di incontro formulate dal Municipio. Pertanto, se non riusciremo a trovare una soluzione, a luglio, Il Faro, semplicemente, chiuderà. Anche se il Tribunale dovesse darci ragione. Ti chiediamo quindi una firma per chiedere alla CRI di trovare, insieme a noi e al Municipio XII, una soluzione condivisa per non far morire quest’esperienza che dopo quasi 20 anni è unanimemente riconosciuta come una realtà sportiva, educativa e sociale di eccellenza, profondamente radicata in un territorio che ha dimostrato, in tanti modi diversi, di averne assoluto bisogno. Per questo è importante firmare in tanti e tante questa petizione per dire ancora una volta insieme:           

NON SPEGNETE IL FARO!

FIRMA LA PETIZIONE


A.S.D. CCCP 1987



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