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La Virtus riparte con un Pittacci in più nel motore: "Farò parlare il campo"

 11/01/2024 Letto 393 volte

Categoria:    Serie D
Autore:    Redazione
Società:    VIRTUS LAZIO





Nuovo anno, stesse ambizioni. La Virtus Lazio è pronta a tornare in campo nella delicata sfida di venerdì 12 gennaio contro la Polisportiva Sanpolese. Uno scontro al vertice importante per non perdere terreno dalla vetta. I ragazzi di mister Vulcano dovranno centrare la vittoria per restare agganciati al treno che conta e alimentare le speranze di primo posto. I biancocelesti potranno contare anche sull’esperienza del neo acquisto Ivan Pittacci.

LO SCONTRO - L’ultimo volto arrivato in casa Virtus conferma gli obiettivi della società: vincere il campionato. Pittacci potrebbe essere l’arma in più e già nella partita contro la Sanpolese è chiamato a dare il suo contributo: “È un match importantissimo e da non sbagliare. Ci siamo preparati bene e scenderemo in campo concentrati e con la giusta determinazione”. L’universale è ben consapevole di cosa servirà alla sua squadra per affrontare al meglio i prossimi mesi: “Abbiamo bisogno della migliore Virtus e sarà necessario essere combattivi e pronti a tutto. Ogni partita è importante e deve essere affrontata al meglio, in modo da sbagliare poco e portare a casa i risultati”.

LA DECISIONE - Pittacci rappresenta un rinforzo di spessore. Il diesse Polesi lo ha definito un acquisto di esperienza e con classe da vendere: “Ho scelto la maglia numero 8 e posso giocare in ogni posizione del campo. Mi sto trovando bene qui, gli allenamenti stanno andando alla grande e sono contento della decisione presa. Ho trovato professionalità e grande dedizione al lavoro da parte di tutti”. L’impatto con il mondo Virtus è stato ottimo: “È una società ricca di motivazione: vuole fare il salto di categoria e condivido questo obiettivo. La rosa è di buon livello, i dirigenti sanno lavorare. La presenza poi del mister Fabrizio Vulcano, mio amico, ha semplificato la scelta. Porto tanta esperienza, ma preferisco far parlare il campo”.


Irene Annarelli

 



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